La solitudine di USA e Israele. Il mondo contro l'embargo imposto a Cuba
Per la ventisettesima volta consecutiva dal 1992, la comunità internazionale esprime il suo rifiuto verso la politica coercitiva degli Stati Uniti
189 paesi delle Nazioni Unite (ONU) hanno votato a favore della risoluzione presentata per la rimozione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti (USA) da quasi 60 anni contro Cuba. Con l’obiettivo, finora vano, di strangolare l’isola ribelle e costringerla alla capitolazione.
Solo due i voti contrari. Stati Uniti e Israele. Nessuna astensione.
Per la ventisettesima volta consecutiva dal 1992, la comunità internazionale esprime il suo rifiuto verso la politica coercitiva degli Stati Uniti, ma quest'anno il voto è stato segnato dalle pressioni della nazione nordamericana per screditare Cuba, con la presentazione di ben otto progetti di emendamento. Per ostacolare e rallentare il processo. Questi emendamenti non hanno avuto il sostegno dei paesi membri delle Nazioni Unite.
Durante le sessioni di mercoledì e giovedi, diplomatici provenienti da vari paesi, a nome delle organizzazioni globali, regionali o nazionali, hanno chiesto la revoca del blocco e criticato il suo impatto sullo sviluppo socio-economico dell'isola.
Essi hanno inoltre concordato che il blocco rappresenta una flagrante violazione dei diritti umani, ostacolando le relazioni del paese caraibico con il resto del mondo.