"L'aggressione degli Stati Uniti ha ucciso uomini che combattevano contro il terrorismo"

Intervista di RT a Bouthaina Shaaban, principale consigliera politica del Presidente Assad: "Uccidere i soldati e gli ufficiali che sono in prima linea nella lotta contro l'ISIS e altri terroristi mette i cittadini dei paesi occidentali in pericolo."

41644
"L'aggressione degli Stati Uniti ha ucciso uomini che combattevano contro il terrorismo"


Gli attacchi Usa sulla base aerea siriana hanno il significato di "rafforzare il morale dei terroristi" dopo le sconfitte pesanti dei jihadisti delel settimane scorse per mano dell'esercito siriano. A dichiararlo a RT è Bouthaina Shaaban, consigliera politica e della comunicazione del Presidente Assad.

“Gli Stati Uniti si comportano come se devono salvare i terroristi e aumentare il loro morale. E la prova è che Israele, Turchia e Aabia Saudita sono coloro che hanno immediatamente supportato quest'attacco e sono i paesi che più hanno facilitato l'arrivo e l'armamento dei terroristi contro il popolo siriano e contro il nostro paese", ha dichiarato Shaaban.

L'attacco alla base aerea siriana è "una violazione del diritto internazionale ed una violazione della nostra sovranità", ha proseguito Shaaban. "Quest'attacco rende noi e i nostri alleati più determinati a sconfiggere il terrorismo. E quest'attacco ci dimostra anche 

“Se stanno combattendo davvero il terrorismo perché non rispondono al suggerimento del Presidente Putin di fare una coalizione, una coalizione internazionale contro il terrorismo? .. Hanno ucciso centinaia di nostri soldati a Deir-ez-Zor e ci sono voluti settimane prima che riconoscessero la paternità dell'attacco aereo. Ci sono così tante contraddizioni nel discorso occidentale verso la Siria. ... La realtà in Siria è assolutamente diversa da ciò che il governo americano, francese e britannico cercano di mediare al pubblico occidentale.”
 

Solo i terroristi hanno beneficiato dell'attacco missilistico Usa, con l'Isis e le altre formazione jihadiste che l'hanno usato come pretesto per scatenare un'offensiva contro l'esercito arabo siriano dopo settimane di arretramenti continui. Questo rende l'attacco come un disperato tentativo di aiuto di attuare i terroristi in ritirata, prosegue Shaaban.
 

“Nelle ultime settimanre gli attacchi si sono concentrati nelle vicinanze di Damasco e ad Homs, dove l'attacco Usa ha preso parte. E abbiamo raggiunto grandi obiettivi contro l'Isis e al-Nusra. L'attacco degli americani sulla nostra base ha solo permesso ai terroristi di aumentare il morale e, nei fatti, è venuto in loro supporto". 



Uccidere i soldati e gli ufficiali che sono in prima linea nella lotta contro l'ISIS e altri terroristi mette i cittadini dei paesi occidentali in pericolo. Per questo, secondo Shaaban, l'attacco degli Stati Uniti è "un doppio crimine contro l'umanità". 

L'attacco missilistico è un "tentativo disperato da parte degli Stati Uniti di cambiare la bilancia dei poteri in favore dei terroristi. Ci stanno provando da sette anni, in segreto e pubblicamente, e non ci stanno riuscendo perché questa terra è nostra e la difenderemo fino all'ultima goccia del nostro sangue", ha proseguito Shaaban che ha sottolineato come il governo siriano non può essere ritenuto responsabile dell'incidente di Idlib, utilizzato come pretesto dagli Stati Uniti, dato che il governo siriano non controllava l'area di Khan Sheikhoun dove si è svolto il presunto attacco chimico.

La Siria aveva accettato di consegnare tutto il suo arsenale chimico e organizzazioni internazionali avevano monitorato la procedura affermando che l'esercito siriano non fosse più in possesso di armi chimiche. 

Non solo le autorità siriane, ma anche le organizzazioni internazionali non sono presenti nelle aree controllate dai terroristi. Solo la Turchia ha accesso nelle aree intorno ad Idlib e quindi a lei bisogna chiedere “oltre che a Jabhat al-Nusra e all'ISIS della presenza di armi chimiche nell'area”, ha concluso Shaaban.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Questo mondo ingiusto di Michele Blanco Questo mondo ingiusto

Questo mondo ingiusto

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti