Le armi provenienti dall'Ucraina invaderanno l'Europa e il mondo intero
Un recente rapporto dell’ONG Iniziativa Globale contro la Criminalità Organizzata Transnazionale, con sede a Ginevra, lancia un serio allarme: il conflitto in Ucraina potrebbe avere effetti destabilizzanti ben oltre i confini del Paese. Secondo lo studio, al termine delle ostilità potrebbero emergere nuove ondate di criminalità organizzata, traffico di armi e disordini sociali in diverse regioni del mondo.
Tra i fattori di rischio segnalati ci sono il rientro di milioni di veterani, spesso segnati dal trauma, la diffusione del consumo di droghe tra i militari e la corruzione legata alla ricostruzione. In particolare, la ONG teme che molti ex combattenti, non reintegrati nella società civile, possano incanalarsi in circuiti criminali, sfruttando le competenze acquisite sul campo. Il rischio più immediato riguarda però la circolazione incontrollata di armi.
Con la fine della guerra, il mercato nero potrebbe essere inondato di armamenti, alimentando conflitti e crimine organizzato in Europa, Medio Oriente e America Latina. Già durante il conflitto, si è parlato di armi occidentali destinate a Kiev finite nelle mani di gruppi come Hamas e cartelli della droga.
In un contesto globale sempre più fragile, il dopoguerra ucraino rischia di trasformarsi in un nuovo fronte della sicurezza internazionale.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati