Le penalizzazioni salariali imposte al personale precario della scuola italiana

Come avvenuto con il Trattamento di Fine servizio i richiami della Consulta e della Ue finiranno nel dimenticatoio reiterando la ingiustizia e disuguaglianza economica a tutela della Finanza pubblica?

595
Le penalizzazioni salariali imposte al personale precario della scuola italiana

 

di Federico Giusti

Si scopre la esistenza dei precari nella scuola dopo mesi nei quali si raccontava che, attraverso le ultime assunzioni in ruolo, gli organici a tempo indeterminato rappresentavano quasi la totalità della forza lavoro.
 
Bruxelles ha da tempo criticato il reitero dei contratti a tempo determinato per gli insegnanti supplenti oltre i 36 mesi di durata, la Commissione Ue  aveva già contestato apertamente la discriminazione salariale dei supplenti rispetto ai docenti di ruolo.
 
Non si tratta solo di una questione di pari trattamento salariale e ascrivibile alle rivendicazioni proprie del sindacato e della contrattazione, se l'Italia dovesse equiparare tra precari e non gli scatti di anzianità evitando l'ennesima condanna della Ue, i costi a carico dello Stato sarebbero notevoli e tali da rimettere in discussione la manovra di Bilancio.
 
Ancora una volta le discriminazioni sul lavoro tornano a galla e confermano che i diritti inalienabili vengono sovente calpestati in nome della tenuta della Finanza pubblica come avvenuto con il differimento del Trattamento di fine servizio per il personale della Pubblica Amministrazione.
 
Ad oggi abbiamo circa 165mila insegnanti precari (dati Ministeriali), ma i numeri reali sono di poco sopra 200 mila unità.
 
Il mancato riconoscimento della  progressione salariale per il personale precario rappresenta una delle ferite mai emarginate nel mondo della scuola, ora ce lo dice perfino la Ue ricordando gli abusi dei contratti a tempo che riguardano personale docente e non docente. 
 
E non è casuale che il Governo miri a potenziare i contratti a tempo determinato eliminando lacci e lacciuoli per il suo contenimento.
 
Nel frattempo il Ministro Valditara evita di affrontare il problema e sulla rivista La Tecnica della Scuola afferma: il lavoro entri pure nelle scuole perché è bello e realizzante, la sinistra marxista-comunista si adegui
 
Nessun bilancio dell'alternanza tra scuola e lavoro con tanti giovani utilizzati come tappa buchi in tante piccole aziende senza alcun percorso di formazione, si evita di investire in percorsi formativi reali all'interno delle scuole dotandole di laboratori attrezzati.
 
E ancora una volta si esalta la cosiddetta meritocrazia con i nuovi atti di indirizzo sull'educazione civica e la prosopopea della scuola dei talenti e del merito che dovrebbe, a detta del Governo, costituire il baluardo della formazione tecnica professionale.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti