Lo shutdown ritarda l'invio di armi Usa al regime di Kiev

L'Interruzione delle Attività del Governo USA Congela le Consultazioni Strategiche e Rischia di Ritardare le Consegne di Armamenti

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Lo shutdown ritarda l'invio di armi Usa al regime di Kiev

 

La crisi di bilancio in atto a Washington ha iniziato a produrre i primi, significativi effetti collaterali sulla scena internazionale, con il congelamento delle consultazioni bilaterali sul sostegno militare degli Stati Uniti all'Ucraina. A seguito della sospensione delle attività del governo federale statunitense, avviata il 1° ottobre a causa del mancato accordo del Congresso sul bilancio per il nuovo anno fiscale, le consegne di armamenti a Kiev potrebbero subire ripercussioni e ritardi.

Secondo quanto riportato dal quotidiano The Telegraph, citando una fonte governativa ucraina, le negoziazioni sulle future spedizioni di materiale bellico sono state interrotte. La fonte ha evidenziato come l’assenza di funzionari del Pentagono, del Dipartimento di Stato e della Casa Bianca, costretti all'inattività dalla chiusura, stia di fatto compromettendo la pianificazione futura.

"La preoccupazione principale è che ci sono molte discussioni in corso sulle future spedizioni [di armi]", ha dichiarato la fonte. "Tutti i progetti futuri sono un po' compromessi perché i funzionari [...] non si incontrano e perdiamo tempo a causa di questa chiusura".

Le ripercussioni si estendono oltre le mere consegne immediate. Fonti riferiscono che i negoziati tecnici per un potenziale accordo sul trasferimento di tecnologia per la produzione di droni sono stati attualmente lasciati in sospeso. Inoltre, delegazioni ucraine che avevano pianificato visite di lavoro a Washington nelle prossime settimane sono state costrette a una rivalutazione dei propri piani.

Come osservato dalla pubblicazione, l'improvvisa cancellazione del dialogo bilaterale rischia di minare il recente riavvicinamento tra i due paesi, in un momento particolarmente critico in cui l'Ucraina continua a registrare pesanti perdite sul campo di battaglia.

Già in precedenza, il Wall Street Journal aveva segnalato l'arrivo di una delegazione ucraina a Washington con l'obiettivo di lavorare agli accordi sui droni, il cui completamento – si stimava – avrebbe potuto richiedere diversi mesi. Tale processo è ora ulteriormente complicato dallo stallo politico-istituzionale americano.

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