Messaggio di Maduro al prossimo presidente degli Stati Uniti

3487
Messaggio di Maduro al prossimo presidente degli Stati Uniti

La Repubblica Bolivariana del Venezuela, come ha dimostrato in questi duri anni sottoposta a sanzioni draconiane, ha in cima ai suoi obiettivi la difesa della propria indipendenza e della sovranità nazionale. 

A tal proosito il presidente Maduro  ha affermato che il destino e il futuro del Venezuela non dipenderanno mai da ciò che si deciderà nel Nord (America), in merito alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti (USA). 

Dunque, Nicolás Maduro ha affermato che “nel frattempo continueremo con il nostro lavoro, il nostro destino e il nostro futuro; non dipenderà mai da ciò che verrà deciso nel Nord", pur sottolineando che, indipendentemente dal fatto che venga eletto Donald Trump o Kamala Harris, non lasciatevi trasportare dalle politiche fallimentari e dall'estremismo delle oligarchie venezuelane.

“Alcuni pensano che trasformando il Venezuela in una colonia, il paese prospererà. E che dire di Porto Rico? Vorrei chiedervi: potete nominare un singolo paese in cui gli Stati Uniti sono intervenuti e che sta meglio? Esempi come l’Afghanistan e la Libia sono chiari. In poche parole, il destino del nostro popolo, del Sud del mondo, dipende dalle nostre mani, dal nostro lavoro e dai nostri sforzi, e abbiamo ciò che possiamo fare per farlo”, ha sottolineato il presidente.

Maduro ha inoltre rimarcato che la Repubblica Bolivariana del Venezuela è un territorio libero dal fascismo. Su questo tema ha poi denunciato che “una controrivoluzione fascista ha messo radici in Venezuela, guidata dai cognomi; cioè l’oligarchia più rancida e razzista che sia mai esistita”.

Stanno reclutando migranti e li mandano in Venezuela con l'intenzione di esercitare violenza nel paese, ha rivelato poi il leader bolivariano, insistendo che "niente e nessuno può impedirci di vivere in pace".

Dunque ha esortato tutti alla vigilanza e all'attenzione, precisando che se si vuole la pace bisogna difenderla sul territorio. "Dobbiamo prepararci a difendere e costruire la pace".

Sul tema delle elezioni presidenziali nel cuore dell’impero, gli Stati Uniti, è intervenuto anche il ministro degli Interni del Venezuela, Diosdado Cabello, il quale ha ha avvertito che gli Stati Uniti rischiano una guerra civile dopo le elezioni presidenziali.

A suo avviso, il candidato che vince non sarà riconosciuto da quello che non ha ottenuto abbastanza voti per essere eletto alla presidenza.

“Cosa accadrà? Presenteranno i verbali che reclamano da noi? Ciò che hanno negli Stati Uniti è democrazia? C'è il grande pericolo di una guerra civile, perché chi vince non riconoscerà la vittoria dell'altro", ha affermato Cabello durante il suo discorso al Forum parlamentare antifascista in corso di svolgimento nella capitale venezuelana Caracas.

Infine, ha respinto le politiche promosse dagli Stati Uniti e da tutti i governi del mondo che ne seguono le linee guida.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik di Loretta Napoleoni Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik

Il deal Putin–Trump e il ritorno alla realpolitik

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza di Michelangelo Severgnini Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

Lenticchie e acqua fresca per le retrovie di Gaza

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza di Francesco Santoianni "Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

"Bar di lusso" e "bella vita": le vergognose fake news su Gaza

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza di Francesco Erspamer  L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

L' anticlericalismo "woke" di chi si accorge oggi di Gaza

Ponte sullo stretto e questione meridionale di Paolo Desogus Ponte sullo stretto e questione meridionale

Ponte sullo stretto e questione meridionale

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Nostalgie pandemiche di Alessandro Mariani Nostalgie pandemiche

Nostalgie pandemiche

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza" di Marinella Mondaini I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

I burattini europei e le "garanzie di sicurezza"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti di Michele Blanco Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti

Una necessità irrinunciabile: nuovi partiti socialisti

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti