Naim Qasem: "Hezbollah seguirà la strada di Nasrallah nella lotta contro Israele"
Dopo l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah avvenuta, venerdì scorso, in un raid israeliano su Beirut, si attendeva una risposta, una presenza di un dirigente del Movimento di Resistenza che, in qualche modo certificasse, che il colpo ricevuto con la morte del leader, per quanto doloroso, non fosse così forte dal distoglierlo dalla sua lotta.
Ecco, quindi, che stamattina lo storico vicesegretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Wasem ha fugato ogni dubbio, in un discorso televisivo, ribadendo: “Siamo tutti pronti sul campo di battaglia. Se Israele desidera lanciare un'invasione di terra in Libano, i combattenti della Resistenza sono pronti ad affrontarlo sul campo di battaglia".
Qasem ha ricordato che a Nasrallah è stato sempre “presente nel campo del Jihad” seguendo “fino alla fine il cammino del fondatore della Repubblica islamica dell’Iran, l’Imam Khomeini e il leader della rivoluzione islamica, l'Ayatollah Seyed Ali Khamenei.
Inoltre, ha precisato che Hezbollah non si ritirerà mai “nemmeno di un millimetro” dai suoi obiettivi e “continuerà ad affrontare il regime sionista e a sostenere la Striscia di Gaza, nonostante l’assassinio dei suoi leader.”
Ha fatto menzione delle capacità di Hezbollah, confermando che “da un punto di vista militare e umano, siamo forti e grandi e siamo pienamente preparati. Continueremo e Israele non sarà in grado di influenzare la nostra forza militare”.
Ha anche chiarito che la distruzione del potere militare di Hezbollah "è un sogno che non si realizzerà mai".
Sugli attacchi israeliani con le esplosioni dei cercapersone e walkietalkie israeliano del 17 e 18 settembre che ha provocato decine di morti, sia civili che combattenti di Hezbollah, ha ricordato che “avrebbero potuto distruggere un esercito; Ma noi siamo rimasti saldi, abbiamo resistito, con l’aiuto di Dio vinceremo”.
Ha elogiato i combattenti di Hezbollah per aver intensificato gli attacchi contro obiettivi israeliani nei territori palestinesi occupati, compresi Haifa e Tel Aviv, in seguito all'assassinio di Nasrallah e di altri comandanti del Movimento. “Ieri Israele ha annunciato che Hezbollah ha costretto un milione di sionisti a nascondersi nei rifugi [antiaerei] lanciando un solo missile”, ha indicato.
Altro importante aspetto evidenziato da Qasem molto importante: “Hezbollah attualmente combatte con il minimo delle sue capacità”, per questa ragione “la vittoria finale sarà del Libano, proprio come nella guerra del luglio 2006”.
Allo stesso modo, ha riferito che il movimento annuncerà prossimamente il nuovo segretario generale. “Nella struttura di Hezbollah ci sono deputati e persone che, se uno viene colpito, un altro lo sostituirà. Secondo il meccanismo, eleggeremo il nuovo segretario generale di Hezbollah nel più breve tempo possibile”.
Ha denunciato la complicità degli Stati Uniti nei crimini e nei massacri commessi da Israele in Libano per aver fornito “ogni tipo di sostegno politico e militare” al regime aggressore “in modo illimitato”, ma “saremo noi a forgiare la vittoria”.
Hezbollah smentisce le notizie sul successore di Nasrallah
Qasem ha fatto cenno sulla nomina del nuovo Segretario generale di Hezbollah. Il Movimento, a tal proposito, ha smentito le indiscrezioni di vari media sul nuovo segretario, in una nota del gruppo si legge:
“In risposta alle notizie diffuse da alcuni media su misure organizzative all'interno della leadership di Hezbollah in seguito al martirio di Sua Eminenza il Segretario Generale [...] vorremmo chiarire che le notizie correlate a questo argomento non hanno alcun significato e non possono essere considerate attendibili a meno che la leadership di Hezbollah non rilasci una dichiarazione ufficiale al riguardo”.
Ieri, Al Arabiya e altri media avevano annunciato che il cugino di Nasrallah, Hashem Safieddine, era stato eletto nuovo segretario generale del gruppo.
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