Nasce a Roma il Comitato di Solidarietà con i Comunisti e gli Antifascisti ucraini

1581
Nasce a Roma il Comitato di Solidarietà con i Comunisti e gli Antifascisti ucraini

di Aginform

Sulla scena non c'è solo la presenza assordante della propaganda americana e NATO a favore di una guerra in Ucraina i cui veri responsabili si trovano a Kiev, a Washington e a Bruxelles. C'è anche un silenzio assoluto su un fattore atroce di questa guerra che è la repressione sistematica del governo Zelensky e delle squadre fasciste  contro i comunisti e gli antifascisti ucraini.

Di questo ovviamente si è parlato poco o nulla, ma in realtà la repressione contro una parte della popolazione che si opponeva alla deriva fascista e avventurista del nuovo regime è stata vasta e durissima. E tutto è cominciato con il colpo di stato di Maidan quando sono entrate in azione le squadracce fasciste e banderiste che hanno terrorizzato e ucciso militanti comunisti e antifascisti. L'episodio più mostruoso è stato il rogo di Odessa dove le bande banderiste hanno dato fuoco ad un edificio del sindacato bruciando vive 50 persone!

Questo non è stato che l'inizio. Man mano che Kiev portava avanti la guerra, aumentava la repressione contro chi vi si opponeva. Soprattutto quando è iniziata l'operazione militare speciale ad opera della Russia si è fatta terra bruciata a ogni tipo  esistenza legale delle organizzazioni di opposizione e sono cominciati gli arresti di massa, le aggressioni, gli omicidi, le sparizioni. Ovviamente le 'democrazie' occidentali che alimentano la guerra non parlano di tutto questo.

Ebbene, noi abbiamo deciso non solo di parlarne, ma anche di costruire una struttura permanente di informazione che sviluppi l'opera di denuncia a difesa di chi viene colpito dalla repressione.

A Roma. il 30 gennaio, si è costituito il COMITATO DI SOLIDARIETA' CON I COMUNISTI E GLI ANTIFASCISTI PERSEGUITATI IN UCRAINA che si propone di rendere permanente l'iniziativa e per questo ha rivolto un appello a tutti coloro che ne condividono la causa.

I promotori dell'iniziativa stanno già dando vita a una rete informativa per fornire gli strumenti di azione per tutti coloro che vogliono collaborare, ma non solo: il comitato si propone difatti anche lo scopo di scendere in piazza per rendere più incisiva la  denuncia dei misfatti e contrapporsi al silenzio di chi è impegnato nella guerra fino alla vittoria a direzione americana.

Ci sono due cose nel contesto della campagna a difesa dei perseguitati comunisti e antifascisti ucraini che vanno in parallelo, una ovviamente è relativa allo scopo per cui il comitato è nato cioè la denuncia dei crimini, l'altra è però anche quella di evitare  il vittimismo del regime ucraino volto a coprire le responsabilità sulla repressione e che consiste nel tentativo di accreditare la colpa della guerra alla Russia. E' attraverso l'attribuzione di questa responsabilità che si vuole giustificare tutto.

Quando si parla di repressione contro i comunisti e gli antifascisti si deve invece mettere in luce che essa è il fenomeno che ha accompagnato la lunga marcia americana e dei fascisti ucraini nel baratro della guerra. Quindi repressione e responsabilità sulla guerra sono gli elementi centrali di una battaglia che bisogna saper condurre unitariamente, senza complessi. Perciò il nascente  comitato si occuperà dei crimini del regime e delle responsabilità sulla guerra.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti