"Non ci sono prove che Bandera ha ucciso ebrei". Bufera sull'ambasciatore ucraino a Berlino

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"Non ci sono prove che Bandera ha ucciso ebrei". Bufera sull'ambasciatore ucraino a Berlino

Sta suscitando scandalo la dichiarazione sull’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, che ha preso una posizione ferma sulla figura dell’ultra-nazionalista ucraino, nonché collaboratore del regime nazista tedesco, Stepan Bandera.

Nel corso di un’intervista con il giornalista e Youtuber Tilo Jung, infatti, Melnyk ha affermato “che non ci siano prove della partecipazione di Bandera e dei suoi squadroni nazionalisti ai pogrom e all’omicidio di ebrei polacchi.”

Questo fa capire il taglio netto e la collocazione politica ideologica dei personaggi istituzionali dell’attuale regime di Kiev. E che non si cerchi di svincolare l’apparato politico e istituzionale che l’ha messo al suo posto. Le posizioni di Melnyk non sono nuove e pubblicamente le espone già da anni sui social .

Qui nel 2015 quando scrive “All'inizio della mia visita a Monaco ho incontrato la comunità ucraina e ho deposto fiori sulla tomba del nostro eroe Stepan Bandera”.

 

Tutto il resto è arrampicarsi sugli specchi.

Francesco Fustaneo

Francesco Fustaneo

Laureato in Scienze Economiche e Finanziarie presso l'Università degli Studi di Palermo.
Giornalista pubblicista dal 2014, ha scritto su diverse testate giornalistiche e riviste tra cui l'AntiDiplomatico, Contropiano, Marx21, Quotidiano online del Giornale di Sicilia. 
Si interessa di geopolitica, politica italiana, economia e mondo sindacale

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