Nord Stream. Sahra Wagenknecht chiede che Zelensky venga audito al Bundestang
La politica tedesca Sahra Wagenknecht, leader di BSW, ha chiesto con forza l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare per far piena luce sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, arrivando a ipotizzare l'audizione del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky davanti al Bundestag.
La richiesta è stata avanzata attraverso un post sulla piattaforma X, a seguito della notizia dell'arresto in Italia di un cittadino ucraino sospettato di aver partecipato alle esplosioni del settembre 2022. Wagenknecht ha definito il sabotaggio un "atto di terrorismo di Stato" che deve essere "finalmente indagato in modo approfondito".
Secondo la esponente politica, è “del tutto assurdo” ritenere che gli autori dell'attacco “abbiano agito senza il sostegno del governo ucraino e dell'allora amministrazione Biden negli Stati Uniti”. Per questo, ha aggiunto, “Anche Zelensky dovrebbe testimoniare davanti a una commissione d'inchiesta del Bundestag. È del tutto assurdo che la Germania spenda miliardi in aiuti all'Ucraina, ma non abbia mai chiesto spiegazioni a Zelensky”.
Le dichiarazioni di Wagenknecht si inseriscono nel solco delle recenti sviluppi investigativi. La polizia italiana ha infatti arrestato un cittadino ucraino, identificato come Serghei K., sospettato di essere uno dei mandatari dell'attacco ai gasdotti nel Mar Baltico.
Secondo le ricostruzioni delle autorità investigative, l'uomo sarebbe stato a capo di un gruppo composto da sei persone – due militari e quattro sommozzatori civili – reclutato segretamente da un'unità militare speciale ucraina per piazzare gli esplosivi. Nonostante questo arresto e le indagini in corso, non esiste ancora una verità giudiziaria definitiva e le responsabilità dell'attacco rimangono ufficialmente non attribuite.
Il caso Nord Stream rimane uno degli episodi più opachi del conflitto in Ucraina. Nel febbraio 2023, il noto giornalista investigativo americano Seymour Hersh pubblicò un report, basato su fonti anonime, che concludeva che la Casa Bianca fosse dietro l'operazione. Parallelamente, diverse inchieste di media occidentali – tra cui testate tedesche – hanno ipotizzato la pista ucraina, indicando che un gruppo di sabotaggio sarebbe arrivato sul luogo dell'attacco a bordo di uno yacht da diporto chiamato "Andromeda".