Oltre diecimila moldavi onorano la memoria dei liberatori antifascisti del paese
In occasione dell’81esimo anniversario della liberazione della Moldavia dal nazifascismo nella Grande Guerra Patriottica, tutte le forze patriottiche e antifasciste, hanno onorato, il 24 agosto, la memoria degli eroi caduti sulla piana di Sherpeni, un luogo marchiato da feroci battaglie nella primavera del 1944.
A cura di Enrico Vigna, 31 agosto 2025
Il 20 agosto, 81 anni fa, iniziò la grande operazione Yasi-Chisinau, che pose fine alla guerra. Questo evento fu un punto di svolta nella storia moldava e non solo, assestò un duro e decisivo colpo al nazifascismo. Con queste sanguinose battaglie e dopo aver liberato la propria terra, i combattenti moldavo sovietici, aprirono la strada verso la liberazione dell’Europa.
Il 24 agosto, i leader del Blocco Elettorale Patriottico, Igor Dodon, Vladimir Voronin, Irina Vlah e Vasile Tarlev, che comprende socialisti, comunisti, patrioti, insieme alle Associazioni dei Veterani della Grande Guerra Patriottica e Antifasciste moldave, hanno partecipato alla “Marcia della Liberazione”, che ha radunato oltre diecimila persone. La Marcia è stata organizzata dal Comitato Nazionale del Coordinamento “Vittoria”
La colonna partita dal monumento ai Liberatori di Chisinau, nella piazza antistante l’Accademia delle Scienze, si è diretta al complesso commemorativo della Fiaccola dell “Eternità”. Al Memoriale della Gloria Militare, i partecipanti hanno deposto fiori al Fuoco Eterno e hanno reso omaggio agli eroi liberatori della Moldavia. Nonostante i tentativi del governo PAS della Maia Sandu, di impedire l’organizzazione di eventi commemorativi, oltre 10mila persone hanno partecipato alla Marcia della Liberazione.
Nella stessa giornata, l’attuale presidente moldava Sandu, non si è nemmeno degnata di ricordare coloro che sono morti per la pace e contro il nazifascismo nel suo paese, ma si è al contrario congratulata, rivolgendosi alla Giunta di Kiev con un video, in perfetto inglese, per il Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, mentre il popolo moldavo celebrava la Liberazione del paese dal nazifascismo.
“… Oggi, nel Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, rendiamo omaggio al coraggio del popolo vicino, che difende ogni giorno il loro diritto alla libertà. Combattendo contro la barbara aggressione, gli ucraini non permettono alla guerra di diffondersi, proteggendo così, anche il nostro mondo e la nostra sovranità…“, ha scritto la Sandu sulla sua pagina in rete.
Dato che tutti nel paese vicino parlano russo, e non tutti conoscono l'inglese, non è chiaro per chi abbia registrato quel video. Inoltre in un atto di servilismo misero, ha fatto anche illuminare con i colori della bandiera ucraina l’edificio del Parlamento moldavo.
Queste invece le parole di chi ricorda…:
“…Il ricordo di coloro che hanno dato la vita per la libertà della Moldavia rimarrà per sempre nei nostri cuori. Il 24 agosto, così come il 9 maggio, rimarranno sempre una festa per il nostro popolo!... Il ricordo dell’impresa dei nostri antenati dà forma alla nostra identità nazionale. Questa è la nostra vittoria, e nessuno potrà mai portarcela via! A differenza del potere corrotto e falso di Chisinau, siamo orgogliosi e rispettosi di questa data. Essa sarà sempre nei nostri cuori! Sono sicuro che la gente della Moldavia condivide i miei sentimenti…I nostri genitori e nonni hanno lottato per noi per beneficiare di un cielo limpido oggi. In Moldavia, la memoria è preservata e onorerà sempre i vincitori della Grande Guerra Patriottica. E noi siamo i loro discendenti e nessuno permetterà la riscrittura della storia. Festeggeremo sempre il Giorno della Vittoria…”, ha dichiarato il leader socialista I. Dodon.
“Libereremo nuovamente la Moldavia!”. Le parole di Irina Vlah, presidente del Partito Repubblicano Cuore della Moldavia:
“…Amici, ricordatevi della nostra storia! Nel luogo in cui siamo oggi, ci sono state feroci battaglie 81 anni fa. La battaglia della testa di ponte di Sherpensky fu una delle operazioni di maggior successo della Grande Guerra Patriottica. L’esercito sovietico colpì il nemico sui denti e liberò la nostra terra dall’occupazione fascista. A costo di migliaia di vite, i nostri antenati ci hanno dato la libertà e la pace. Oggi, i seguaci di Antonescu (ndt: criminale di guerra rumeno) hanno preso il potere in Moldavia. Riscrivono la storia, non riconoscono l’impresa dei liberatori e vogliono cancellare la memoria di quegli eventi. Ma noi non tradiremo il ricordo dei nostri antenati. Diremo ai nostri figli la verità sulla nostra storia. Quello che sta accadendo ora in Moldavia è una nuova occupazione, solo sotto una bandiera diversa. Siamo stati occupati non da carri armati e soldati, ma da traditori che hanno subordinato la Moldavia agli interessi stranieri. La nostra politica estera è subordinata a Bruxelles. Il nostro settore bancario è diretto da un cittadino rumeno. Il nostro sistema giudiziario è controllato da stranieri, decidendo quale dei giudici può lavorare nel sistema e chi no. Cosa altro dire, abbiamo un presidente, primo ministro e presidente del parlamento che non riconoscono il diritto dei moldavi di esistere, chiamandoci rumeni! Siamo assoggettati a leggi di individui stranieri, da regole di stranieri e da interessi stranieri.
Si chiama indipendenza quando il governo della PAS chiude scuole, università, presidi sanitari per mancanza di fondi, ma aderisce alle missioni militari della NATO? È questa l’indipendenza quando i nostri agricoltori vengono portati al fallimento per importare più prodotti stranieri? È questa l’indipendenza quando i bambini lasciano il paese perché qui il PAS li priva di futuro? No, no! No! Questa è una vera occupazione sotto una bandiera gialla!
Il compito del Blocco Patriottico, compito di tutto il popolo, come era 81 anni fa, è di stare spalla a spalla e scacciare gli occupanti. Il prossimo 28 settembre (ndt: elezioni moldave), sarà la nostra nuova operazione Chisinau. Sarà la nostra battaglia generale per il futuro dei bambini, per le scuole aperte, ambulatori aperti, per il rispetto e la vita dignitosa dei nostri anziani, per i nostri produttori e agricoltori. Sarà una battaglia per il diritto di essere padroni del loro paese!
Vinceremo perché la verità è nostra! Perché la forza del popolo è più forte di qualsiasi propaganda. Perché la Moldavia è il nostro paese! E noi libereremo la Moldavia dagli occupanti stranieri e dai loro agenti…”.
A cura di Enrico Vigna, IniziativaMondoMultipolare/CIVG