Oxfam: 5 milioni di palestinesi aspettano. "Vergognoso" accordo sull'esportazione di Israele
Oxfam lo definisce un accordo "vergognoso" quello di Israele che prevede di esportare i vaccini in eccedenza ad altri paesi, mentre milioni di palestinesi devono aspettare le loro dosi.
In risposta ad un annuncio del regime israeliano circa la spedizione di un surplus di vaccini anti-COVID-19 in Repubblica Ceca, Ungheria, Honduras e Guatemala, mentre in Palestina è stata bloccata la consegna del vaccino russo contro il nuovo coronavirus, la direttrice ad interim dell'organizzazione umanitaria britannica Oxfam nei territori palestinesi occupati, Dina Jibril, ha descritto tale azione come un atto "vergognoso".
"L'accordo di Israele di scambiare i vaccini in eccedenza con i voti delle Nazioni Unite [ONU] e le ambasciate è vergognoso, mentre la stragrande maggioranza dei quasi 5 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza stanno aspettando il vaccino che potrebbe salvare vite umane", ha ricordato Jibril.
Secondo Jibril, questo comportamento del regime di Tel Aviv è un altro esempio del rifiuto di Israele di adempiere ai suoi obblighi legali, come potenza occupante, nonché di prestare attenzione agli imperativi morali e di salute pubblica per garantire che tutti i palestinesi abbiano accesso a servizi di base adeguati, compresa l'assistenza medica.
In questo senso, la direttrice di Oxfam ha esortato il regime israeliano a "dirigere" i suoi sforzi per garantire una campagna di vaccinazione "gratuita e urgente" per tutti i palestinesi.
Allo stesso modo, si è scagliata contro Israele per aver messo in pericolo la salute dei palestinesi e dato la priorità alla politica rispetto al popolo. "Questo pensiero a breve termine danneggia anche gli interessi a lungo termine di Israele", ha aggiunto la nota di Oxfam.