Partito Comunista Portoghese (Pcp) sulla Brexit: "La decisione del popolo britannico è una vittoria sulla paura e la sottomissione"

Partito Comunista Portoghese (Pcp) sulla Brexit: "La decisione del popolo britannico è una vittoria sulla paura e la sottomissione"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Dichiarazione del Partito Comunista Portoghese (PCP)

da http://www.pcp.pt

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

In merito all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il Partito Comunista Portoghese ha rilasciato la seguente dichiarazione, rispettosa della decisione sovrana del popolo britannico 


L’uscita del Regno Unito dall'Unione europea è un evento di grande importanza per il popolo del Regno Unito, un cambiamento fondamentale nel quadro delle relazioni tra Stati nel continente europeo e l'unico risultato che garantisce il rispetto della volontà del popolo britannico, espressa in sovranità nel referendum del 2016.


Questo importante evento è inseparabile, e allo stesso tempo espressione, delle contraddizioni e della profonda crisi del processo di integrazione capitalista europea, che si rivela sempre più in contrasto con gli interessi e le aspirazioni dei popoli, è sempre più esaurito e incapace di rispondere ai problemi economici, alle questioni sociali e politiche che investono vari paesi del continente europeo.


Il ritiro del Regno Unito dall'Unione Europea rappresenta una grave battuta d'arresto delle teorie sull'inevitabilità e l'irreversibilità dell'Unione Europea. È una sconfitta per tutti coloro che hanno tentato, attraverso inaccettabili pressioni, ricatti e manovre, sia nell'Unione Europea che nel Regno Unito, di contrastare la decisione sovrana del popolo britannico.


Il PCP esprime dubbi, divergenze e preoccupazioni in merito ai termini dell'accordo di recesso del Regno Unito, inseparabili dalla matrice e dalle imposizioni dei trattati, dalla natura politica e ideologica delle forze che hanno negoziato l'accordo e dal lungo processo di interferenza e ricatto che è all'origine delle sue carenze, debolezze e condizionamenti che non rispondono alle legittime aspirazioni e interessi del popolo britannico, cercando invece di imporre opzioni che mantengano quel paese collegato alle politiche dell'Unione Europea.


Nonostante ciò, e le profonde contraddizioni che si sono manifestate e che continuano a segnare la situazione sociale e politica nel Regno Unito - molte delle quali sono il risultato di pressioni e interferenze da parte dell'Unione Europea - il PCP sottolinea che la decisione del popolo britannico, che ora è stata concretizzata, è una vittoria sulla paura, la sottomissione e il catastrofismo e rappresenta così un ulteriore elemento nella lotta per un'altra Europa dei lavoratori e dei popoli.


Il PCP saluta ed esprime la sua solidarietà ai comunisti e alle altre forze progressiste britanniche che non hanno mai rinunciato ad affermare e difendere un progetto progressivo alternativo di uscita del Regno Unito dall'UE e che, in questo nuovo quadro, difendono i diritti e le aspirazioni dei lavoratori e del popolo britannico e lottano, esattamente come il PCP, per un quadro alternativo di relazioni tra Stati sovrani in Europa, nel rispetto della sovranità e dei diritti dei popoli.


Il PCP avverte e ribadisce il suo impegno a combattere tutti i tentativi e le manovre che, con il pretesto di una "Unione rinforzata a 27" e le supposte conseguenze dell'uscita dal Regno Unito, mirano a nuovi attacchi ai diritti dei lavoratori e alla sovranità degli Stati, all’approfondimento dei pilastri neoliberali e militaristici dell'Unione Europea e una ancora maggiore asimmetria e concentrazione del potere nella sfera sovranazionale e nell'asse franco-tedesco.

Il PCP afferma la sua intenzione di continuare a monitorare attentamente tutte le questioni relative ai diritti dei portoghesi di lavorare e risiedere nel Regno Unito. Ribadisce che il governo portoghese deve intervenire risolutamente, con le autorità del Regno Unito e dell'Unione europea, per garantire la difesa dei loro diritti legittimi, tra cui il diritto di soggiorno, il diritto alla parità di trattamento, il diritto di accesso ai servizi di sanità pubblica e istruzione, il diritto alle prestazioni di sicurezza sociale, il diritto al ricongiungimento familiare, il riconoscimento reciproco delle qualifiche accademiche e delle qualifiche professionali.

Il PCP ritiene che il governo portoghese dovrebbe prendere le iniziative necessarie per garantire lo sviluppo di relazioni bilaterali reciprocamente vantaggiose tra il Portogallo e il Regno Unito, nel quadro del rispetto della sovranità e della parità di diritti di ciascun paese, nonché dei diritti e delle aspirazioni del popolo portoghese e del popolo britannico. In questo senso, il PCP ritiene che la difesa degli interessi del popolo portoghese e della comunità portoghese nel Regno Unito non debba essere condizionata o messa in discussione da eventuali imposizioni o vincoli dell'Unione Europea, in particolare nel contesto delle future relazioni tra il Regno Unito e l'Unione Europea.

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti