Perché l'ipocrita Unione Europea discute con Duque di Venezuela e non gli chiede dei leader sociali assassinati in Colombia?

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Dopo Roma e Città del Vaticano, il presidente colombiano Ivan Duque è in quel di Bruxelles. Dove ha incontrato il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker e l’Alto Rappresentante per la Politica Estera, Federica Mogherini. 

 

Al centro dell’incontro le mille tragedie che affliggono la Colombia? Paese in cui hanno perso la vita, tra il 2016 e il giugno del 2018 ben 311 leader sociali, secondo i dati forniti dalla Defensoría del Pueblo di Bogotà?

 

La risposta è no. Al centro delle discussioni vi è stato il Venezuela. 

 

Questo il commento dell’analista venezuelana Laila Tajeldine: «La Commissione Europea è coinvolta nella destabilizzazione del Venezuela e si riunisce con il capo del paramilitarismo in Colombia per mettere a punto dettagli. Perché non gli chiedono dei difensori dei diritti umani scomparsi nel paese negroandino? Ipocriti

 

Intanto ha fatto sentire la sua voce, attraverso un comunicato, anche il governo bolivariano. 

 

«Il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime il suo più forte rifiuto alle dichiarazioni ostili e odiose fatte dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, dopo il suo incontro con il presidente della Colombia a Bruxelles, in cui ha mostrato il suo sostegno alle tesi destabilizzanti che alcuni governi guerrafondai intendono imporre in Venezuela.

 

È inaccettabile che le massime autorità della burocrazia dell'Unione Europea - sulla base delle menzogne reiterate sostenute da Ivan Duque nella sua ricerca di trarre profitto dalle risorse europee - distolgano la loro attenzione dalla miriade e dai problemi urgenti affrontati dai popoli europei per aderire a posizioni offensive contro il nostro governo rivoluzionario, il cui scopo ultimo è provocare la distruzione dell'ordine costituzionale in Venezuela.

 

Sorprende per il governo bolivariano che la Commissione Europea, lontana dal lavorare nella costruzione di meccanismi per il dialogo e la cooperazione con il Venezuela, concentri i suoi sforzi per giocare passivamente il ruolo di "collegamento utile" nell'oscura strategia di aggressione che il governo suprematisma degli Stati Uniti intende attuare in Venezuela attraverso uno dei suoi Stati vassalli sudamericani.

 

Infine, la Repubblica Bolivariana del Venezuela, al momento di ribadire che non tollererà alcuna azione intesa a danneggiare la dignità del popolo venezuelano, esorta le alte autorità della burocrazia dell'Unione Europea a respingere l'aggressione e il reato come metodo per relazione e riprendere la relazione di uguaglianza, rispetto e trasparenza che storicamente ha avuto con il nostro paese».

 

 

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