Pompeo: Se "si preoccupano" degli yemeniti, allora sostengano la guerra dell'Arabia Saudita

Pompeo: Se "si preoccupano" degli yemeniti, allora sostengano la guerra dell'Arabia Saudita

Il Segretario di Stato USA, Mike Pompeo ha consigliato ai senatori che se si preoccupano davvero del popolo yemenita, dovrebbero sostenere la guerra saudita.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Parlando ai giornalisti, Pompeo ha criticato ieri i senatori statunitensi per aver approvato una risoluzione per porre fine al sostegno di Washington alla guerra saudita contro lo Yemen e precisando che il voto ha dimostrato che a loro importa del popolo yemenita.
 
"Se si preoccupano davvero delle vite yemenite, dovrebbero sostenere lo sforzo condotto dall'Arabia Saudita per impedire allo Yemen di diventare uno stato fantoccio di (...) Iran", ha affermato Pompeo, esprimendo preoccupazione per l'influenza della Repubblica Islamica nella regione.
 
Il capo della diplomazia statunitense ha anche rilasciato commenti contraddittori sulla situazione nello Yemen, sostenendo che gli Stati Uniti vogliono che il conflitto finisca nel paese arabo, ma allo stesso tempo ha sottolineato che l'amministrazione Donald Trump non accetta di limitare l'assistenza all'Arabia Saudita e ai suoi alleati nella guerra contro la nazione yemenita.
 
Con 54 voti a favore e 46 contrari, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato,  mercoledì scorso, una risoluzione per mettere fine al sostegno militare e logistico di Washington all'aggressione di Riad e dei suoi alleati dal marzo 2015 contro lo Yemen utilizzando vari tipi di armi, con l'obiettivo di ripristinare al potere dell'ex presidente fuggitivo yemenita, Abdu Rabu Mansur Hadi, e di contrastare il movimento popolare Ansarollah.
 
Ora la risoluzione votata al Congresso deve essere sostenuta dai membri della Camera dei rappresentanti per la sua entrata in vigore, che sembra possibile perché la maggioranza alla Camera è a favore del progetto.
 
Il presidente del Supremo Comitato rivoluzionario yemenita, Muhammad Ali al-Houthi, ha dichiarato, giovedì scorso, che il voto del Congresso ha rivelato ancora una volta che la campagna aggressiva di Riad e dei suoi alleati costituisce un "crimini di guerra" portando il paese arabo ad un "disastro umanitario".
 

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti