Prof. Mangia sul Trattato del Quirinale: «Saremo legati mani e piedi alla Francia»

Prof. Mangia sul Trattato del Quirinale: «Saremo legati mani e piedi alla Francia»

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il Trattato del Quirinale? «Noi saremo legati mani e piedi alla Francia in posizione di partner subordinati», così commenta la firma del patto siglato tra Italia e Francia il professor Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università Cattolica di Milano. 

Il professore poi spiega: «L'annuncio della firma di un trattato il cui testo non è stato visto da nessuno, di cui non si può parlare, ma che si sa sarà comunque firmato, è purissimo diciottesimo secolo. Solo che il diciottesimo secolo francese è il Re Sole e la Rivoluzione. Quello italiano è stato il Marchese del Grillo. Con il che abbiamo già la sostanza del trattato».

Il mancato passaggio preventivo non deve sorprendere perché «in linea con le trasformazioni di una Unione in via di dissoluzione che cerca di salvarsi attraverso un sistema di cooperazioni bilaterali tra Francia e Germania prima, e tra Francia e Italia adesso. È che il Trattato di Aachen (Aquisgrana, ndr) è rimasto lettera morta perché la Germania sarà anche un paese impolitico per definizione, ma i suoi affari li sa far bene», spiega il professor Mangia secondo quanto riporta Italia Oggi

Le ripercussioni saranno evidenti: «Noi saremo legati mani e piedi alla Francia in posizione di partner subordinati. Cosa vuole, Italia e Francia hanno da sempre diverse classi politiche. Che esprimono diversi presidenti della Repubblica. E diversi primi ministri. Tant'è vero che in Francia li si chiama per cognome o presidente. Da noi Mario». Con rapporti di forza piuttosto chiari: «Mi pare che questo dica tutto dei rapporti di forza che stanno alla base del trattato prossimo venturo. Non andrebbe dimenticato che Mario e il Mago è una bella novella di Thomas Mann. Che era europeo e non europeista. C'è differenza, sa? In Italia è dal 1992 che siamo pieni di europeisti con la Legion d'onore, che hanno fondato un partito e continuano da allora il loro lavoro europeista», aggiunge Mangia. 

In definitiva il trattato rappresenta «l’ultima privatizzazione nel disfarsi generalizzato dell'Europa».

Il professore nel corso dell’intervista ha fatto anche un richiamo al Trattato di Bengasi con la Libia del 2008. «Pensi a come è finito, con Gheddafi bombardato dall'Italia contro gli interessi italiani. E pensi, soprattutto, al controllo che allora ancora esercitava il parlamento nei confronti del tandem governo-Quirinale. Allora si aveva un'idea di cosa sarebbe stato. Certo, non di come sarebbe finito».

Dal patto con la Francia alla vendita di Tim, quali sono i significati politici? «I trattati internazionali servono a regolare l'appropriazione di risorse tra un contraente debole ed uno forte. Ma non è che l'Italia sia terra solo francese. L'Italia mi fa sempre pensare alla Casablanca di un vecchio film, un posto dove tutti sono presenti e tutti fanno affari. Però sempre nel nome dell'interesse nazionale. Capisce che a qualcuno può dare fastidio, in chiave geopolitica, che i diritti di mare italiani finiscano in mano ad un paese che da decenni è in squilibrio sull'estero? Che ha un debito pubblico identico a quello italiano prepandemia? Che da decenni vive estraendo risorse dall'esterno? Che è in crisi dai tempi del Bataclan e di Notre Dame? Che ha un presidente incandidabile e un sistema politico a pezzi? E che però ambisce ad essere il perno dell'esercito europeo per rompere la Nato all'interno della Nato». 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi di Pasquale Cicalese Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti