Pubbliche riflessioni dopo la puntata di Report su Berlusconi e Stragi

3644
Pubbliche riflessioni dopo la puntata di Report su Berlusconi e Stragi

di Michele Metta 

 

Dopo la puntata di Report andata in onda ieri sera, mi è inevitabile tornare a ripetere quel che comunque continuo a ripetere da sempre: sarebbe ora di andare fino in fondo sui legami tra Berlusconi e la Strategia della Tensione.

 

Perché continuo a ripeterlo? In ragione di quel che emerge con chiarezza limpidissima dalla mia inchiesta sulla Società per Azioni con sede a Roma chiamata Centro Mondiale Commerciale. In tale S.p.A., infatti, c’era la presenza, fianco a fianco, di personaggi fondamentali dello Stato che misero in piedi l’apparato poi servito alla Strategia della Tensione e di un individuo ben preciso: Rebecchini.

 

Rebecchini, per sua stessa ammissione, fu fondamentale per fare sì che il Vaticano sdoganasse, come si dice in gergo, il Partito di ispirazione fascista allora ancora chiamato Movimento Sociale Italiano, permettendo così il sorgere di quella alleanza elettorale tra, appunto, l’MSI e Forza Italia senza il quale Berlusconi non sarebbe mai e poi mai riuscito ad andare al potere.

 

A maggior ragione visto che uno di questi personaggi che deviarono tragicamente lo Stato per via della loro ossessione anticomunista poi sfociata nelle stragi e che, assieme a Rebecchini, faceva parte, lui pure, di tale CMC, è proprio colui il quale concretamente agì nell'ombra e permise il sorgere e il prosperare proprio del Movimento Sociale: Giuseppe Pièche.

 

E siccome, in ultimo, a questo milieu già micidiale, nel CMC si sommano due alleati strettissimi di Licio Gelli, e cioè Ascarelli e Gaito, e siccome ci furono Consigli di Amministrazione del CMC nella stessa identica sede che diede i natali alla P2, e cioè lo studio, appunto di Ascarelli e Gaito, in Piazza di Spagna 72°, Roma, allora sorge inevitabile la mia seconda richiesta che da tempo abita la mia mente, che è quella di fino in fondo anche domandarsi come mai a difendere il leader di Forza Italia,  giurando e - mai come in questo caso il secondo verbo che sigilla la frase fatta è calzante - spergiurando sulla sua innocenza, e ridicolizzando le accuse di legami tra Berlusconi e le stragi, sia proprio, ossessivamente, tale Matteo Renzi il quale, guarda caso, sempre ossessivamente ora vuole la fine della alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti