Replicator: il Pentagono prepara la guerra dei droni contro la Cina
I droni uccidono continuamente i civili, ma l'esercito statunitense vuole espandere il suo arsenale con un esercito di droni kamikaze ancora più potenti e dotati di intelligenza artificiale. Preoccupato da una potenziale guerra con la Cina, il Pentagono sta scommettendo su una nuova classe di armi per combattere l'Esercito Popolare di Liberazione cinese, numericamente superiore, scrive Intercept.
Nell'agosto del 2023, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha presentato il programma Replicator, un'iniziativa per dispiegare migliaia di sistemi autonomi a basso costo in tutti i settori - sotto forma di navi autopilotate, grandi aerei robot e sciami di droni kamikaze più piccoli - che saranno in grado di utilizzare e perdere massicciamente nel tentativo di contrastare le forze armate cinesi. I nuovi aerei robot segneranno una svolta rispetto ai droni "obsoleti", la cui produzione, secondo il Pentagono, è "eccessivamente ingegnerizzata" e "ad alta intensità di lavoro".
Nei primi 20 anni di guerra al terrorismo, gli Stati Uniti hanno effettuato più di 91.000 attacchi aerei in sette grandi zone di conflitto - Afghanistan, Iraq, Libia, Pakistan, Somalia, Siria e Yemen - uccidendo fino a 48.308 civili, secondo un'analisi del 2021 di Airwars, un gruppo di monitoraggio degli attacchi aerei con sede nel Regno Unito. Gli esperti temono che la produzione di massa di nuovi droni letali e a basso costo porterà a un numero ancora maggiore di vittime civili.