Sabotaggio Nord Stream: arrestato in Polonia sommozzatore ucraino

Arrestato l'istruttore sub della "Scuba Family": accusato di aver fatto saltare i gasdotti. È il secondo fermo dopo quello dello scorso agosto in Italia

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Sabotaggio Nord Stream: arrestato in Polonia sommozzatore ucraino

 

di Francesco Fustaneo

 

Le forze di polizia in Polonia hanno catturato un cittadino ucraino, Volodymyr Z., oggetto di un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania: è sospettato di aver partecipato attivamente al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel settembre 2022. L'uomo, un istruttore subacqueo, è attualmente detenuto in attesa dell'avvio del procedimento di estradizione verso la Germania.

L'arresto getta nuova luce sulle indagini. Lo scorso agosto, un’inchiesta  giornalistica tedesca aveva indicato come responsabili materiali dell'attentato un gruppo di cittadini ucraini residenti proprio a Pruszków, in Polonia.

Secondo tali ricostruzioni, all'operazione avrebbero partecipato dei sommozzatori legati a una scuola di sub locale, la "Scuba Family".

Oggi gli investigatori tedeschi accusano Volodymyr Z. di essere uno di quegli uomini. Secondo l’accusa, nel settembre 2022 l'uomo sarebbe salpato da Rostock, in Germania, a bordo di uno yacht, diretto verso il Mar Baltico. Da lì, si sarebbe immerso per piazzare gli esplosivi che hanno danneggiato le condotte sottomarine.

Rimanendo in ambito giudiziario, l'avvocato difensore di Volodymyr Z. si è detto determinato a opporsi all'estradizione, affermando che "non ci sono motivi" per consegnare l'uomo alla giustizia tedesca.

Questo non è il primo arresto legato al caso. Già nello scorso agosto, un altro cittadino ucraino, Serhii Kuznietsov, era stato catturato in Italia, in provincia di Rimini, con l'accusa di aver preso parte alla stessa operazione. L'arresto in Polonia suggerisce che le procure europee stiano finalmente serrando le maglie attorno a quella che potrebbe essere stata la cellula esecutiva dell'attentato.

Volodymyr Z. sarà ora trasferito alla Procura distrettuale di Varsavia, dove si prevede che il procedimento per la sua estradizione in Germania inizierà a breve. Il suo destino, e con esso nuovi possibili dettagli su quanto avvenuto, è per ora nelle mani della giustizia polacca.

I gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 erano – e sono, sebbene danneggiati – le principali infrastrutture per il trasporto di gas naturale dalla Russia alla Germania, passando sotto il Mar Baltico. Il loro sabotaggio, avvenuto il 26 settembre 2022, in pieno conflitto russo-ucraino, ha provocato una crisi energetica e politica a livello continentale, privando l'Europa di una via cruciale per l'approvvigionamento di gas.

Quanto accaduto era fin dall’inizio lampante fosse un  atto di sabotaggio deliberato, ma le responsabilità apicali nonostante gli arresti condotti finora, non sono ancora emerse. A rigor di logica l’operazione condotta contro il Nord Stream necessita di risorse, livelli di pianificazione,copertura e strategia ben più grandi di  quelle imputabili agli arrestati, per quanto questi siano abili ed esperti.

 

Francesco Fustaneo

Francesco Fustaneo

Laureato in Scienze Economiche e Finanziarie presso l'Università degli Studi di Palermo.
Giornalista pubblicista dal 2014, ha scritto su diverse testate giornalistiche e riviste tra cui l'AntiDiplomatico, Contropiano, Marx21, Quotidiano online del Giornale di Sicilia. 
Si interessa di geopolitica, politica italiana, economia e mondo sindacale

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