Shäuble commenta la vittoria di Macron: ora si può creare un ministro delle Finanze unico aggirando i Trattati europei

4205
Shäuble commenta la vittoria di Macron: ora si può creare un ministro delle Finanze unico aggirando i Trattati europei

Piccole Note

Wolfgang Shäuble, potente ministro delle Finanze tedesco, ha commentato sulla Repubblica del 12 maggio, intervistato da Tonia Mastrobuoni, la vittoria di Emmanuel Macron. Nell’intervista, interpellato sulla sua vecchia idea circa la necessità che l’Europa si doti di un ministro delle Finanze comune, ha confermato, spiegando che «il presidente Macron e io la pensiamo esattamente allo stesso modo […] Però bisognerebbe cambiare i Trattati europei».
 
Da questa considerazione discende quanto spiega di seguito: «Il trasferimento di pezzi di sovranità nazionali all’Europa non è mai fallito per colpa della Germania o dell’Italia, ma piuttosto della Francia».
 
«Macron e io siamo totalmente d’accordo su questo: ci sono due modi di rafforzare l’eurozona: cambiare i Trattati oppure farlo con pragmatismo attraverso il metodo intergovernativo. Modifiche dei Trattati richiedono l’unanimità e la ratifica nei Parlamenti nazionali o in alcuni Paesi addirittura il referendum. Siccome al momento non è realistico, dobbiamo provare ad andare avanti con gli strumenti esistenti, dunque attraverso lo sviluppo del trattato che regola il fondo salva-Stati Esm».
 
In sostanza Shäuble, e l’élite cultural-finanziaria che rappresenta, grazie alla vittoria di Macron sperano, con certa ragione, di portare a compimento la trasformazione dell’Unione europea da tempo agognata.
 
Si tratta di una Unione nei quali gli organi di rappresentanza dei singoli Stati, ovvero i Parlamenti, hanno margini di manovra più che limitati, stante che devono cedere all’Unione parte delle loro attuali prerogative.
 
Insomma, i governi dei Paesi membri dell’Unione saranno governi «senza portafoglio», per usare una terminologia nota alla politica italiana. A gestire il portafoglio sarà un ministro delle Finanze unico, non eletto da nessuno, ma cooptato dalla Casta che governa l’Europa secondo meccanismi iniziatici.
 
Shäuble e suoi propongono di portare a compimento tale progetto eludendo i Trattati, attraverso quel che lui definisce un meccanismo pragmatico e realista, e che altri, invece, potrebbero a ben ragione definire eversivo.
 
Peraltro, quel che si propone non è la cessione virtuosa di parte della sovranità dagli Stati membri all’Europa, ma di una sottrazione della stessa da parte degli organismi europei e della Casta cultural-finanziaria di cui sono espressione.
 
Nelle elezioni francesi Marine Le Pen è stata inseguita dall’accusa di voler distruggere l’Europa. Si veda come tale conseguenza sia resa più probabile dalla vittoria del suo avversario.
 
L’Unione europea, infatti, sembra destinata a trasformarsi in un luogo politico-geografico nel quale gli organi di rappresentanza, dei singoli membri e comunitari, sono svuotati di ogni potere, simulacri di una sovranità ormai sottratta alla comunità formata dai cittadini del Vecchio continente per essere consegnata a una casta cultural-finanziaria che non ha alcuna legittimità democratica.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti