Sondaggio: L'opinione pubblica del Regno Unito si schiera nettamente contro Israele

633
Sondaggio: L'opinione pubblica del Regno Unito si schiera nettamente contro Israele

 

Un sondaggio pubblicato da YouGov il 6 ottobre mostra che l'opinione pubblica britannica si è nettamente schierata contro l'attacco di Israele a Gaza. Nel corso dell'inchiesta è emerso un numero record di persone che affermano che le azioni di Israele sono ingiustificate e che esprimono una crescente simpatia per i palestinesi.

Il sondaggio condotto a metà settembre ha rilevato che solo il 12 percento dei britannici ora simpatizza maggiormente con Israele, la cifra più bassa dall'operazione di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha segnato l'inizio del genocidio a Gaza.

Al contrario, il 38 percento afferma di provare più simpatia per i palestinesi, un numero record nel monitoraggio biennale degli atteggiamenti condotto dal sondaggio.

Oltre un terzo degli intervistati ribadisce di non provare "alcuna simpatia" per Israele, con un aumento di cinque punti rispetto a luglio, mentre solo il 10 percento afferma di provare "molta simpatia". 

La simpatia verso i palestinesi, tuttavia, rimane stabile, con il 61 percento che esprime un sostegno forte o moderato.

Lo stesso sondaggio mostra che il 57 percento dei britannici ritiene ora che l'attacco in corso da parte di Israele a Gaza non sia giustificato: il livello più alto registrato dall'inizio del genocidio. 

Solo il 18 percento dei britannici afferma di considerare ancora giustificato l'attacco di Israele a Gaza e, mentre la metà ritiene che inizialmente Israele abbia fatto bene a inviare truppe nell'enclave dopo gli attacchi del 7 ottobre, quattro su 10 ora affermano che da allora ha esagerato.

I dati mostrano che molti di coloro che un tempo sostenevano l'azione militare se ne sono andati dopo due anni di testimonianza della devastazione di Gaza e delle prove innegabili di atrocità su larga scala e crimini di guerra.

Un altro sondaggio Ipsos condotto all'inizio di settembre ha confermato tali risultati, mostrando un analogo calo del sostegno britannico a Israele.

Oltre la metà dei britannici (il 53%) afferma che le azioni di Israele a Gaza sono andate troppo oltre, mentre meno di uno su cinque ritiene che il Regno Unito dovrebbe schierarsi dalla parte di Israele.

Quasi la metà del Paese, ovvero il 45%, ritiene il governo israeliano “in larga misura” responsabile del continuo spargimento di sangue, mentre il 40% attribuisce la stessa responsabilità ad Hamas. 

Inoltre, emerge anche una profonda preoccupazione per l'impatto più ampio dell'aggressione: due terzi sono preoccupati per le sofferenze dei civili palestinesi e la maggioranza teme ripercussioni sulla stabilità regionale, sulla sicurezza nazionale britannica e sulle relazioni comunitarie in patria.

Alla domanda su come dovrebbe rispondere il Regno Unito, un terzo degli intervistati risponde che la Gran Bretagna dovrebbe agire da mediatore neutrale, mentre solo il sette percento è favorevole a schierarsi con Israele. Il 44 percento è favorevole al riconoscimento ufficiale della Palestina come Stato, ovvero il triplo di coloro che vi si oppongono.

In entrambi i sondaggi, i risultati evidenziano una sorprendente erosione del sostegno a Israele tra l'opinione pubblica britannica. 

La simpatia per Israele è crollata al punto più basso dall'inizio del genocidio, mentre la convinzione che le sue azioni a Gaza siano ingiustificate ha raggiunto il massimo storico. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Nasce la prima Stablecoin “Europea” di Giuseppe Masala Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Ora organizzazione, ideologia, coscienza di Francesco Erspamer  Ora organizzazione, ideologia, coscienza

Ora organizzazione, ideologia, coscienza

Giorgia Meloni e il "weekend lungo" di Paolo Desogus Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia di Geraldina Colotti La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Il complotto della democrazia di Giuseppe Giannini Il complotto della democrazia

Il complotto della democrazia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

L’ignoranza ci rende più poveri. di Michele Blanco L’ignoranza ci rende più poveri.

L’ignoranza ci rende più poveri.

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti