Ucraini responsabili del furto dei dati personali dei cittadini dell'UE – Orban

Il Primo Ministro ungherese definisce l'incidente un "grave rischio per la sicurezza nazionale", alimentando le tensioni con Kiev e l'opposizione interna.

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Ucraini responsabili del furto dei dati personali dei cittadini dell'UE – Orban

 

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha attribuito a cittadini ucraini e a un partito di opposizione nazionale la responsabilità del furto e della diffusione illecita dei dati personali di 200.000 ungheresi. Orban ha definito la situazione un “grave rischio per la sicurezza nazionale” che richiede un'indagine governativa immediata.

Le accuse, formulate lunedì in un messaggio video, sono giunte in seguito a notizie dei media ungheresi secondo cui, alla fine della scorsa settimana, un database contenente nomi, indirizzi e informazioni di contatto degli utenti che avevano scaricato l'app dell'organizzazione del partito Tisza, "Vilag", è stato pubblicato online per un breve periodo.

Il partito filo-UE e il suo leader, Peter Magyar, rappresentano la principale forza di opposizione al governo di Orban.

“Un grave scandalo ha scosso la vita pubblica ungherese. I dati personali di 200.000 nostri compatrioti sono stati pubblicati online senza il loro consenso”, ha dichiarato Orban. “Sulla base delle informazioni attuali, questi dati sono stati raccolti dal partito Tisza”.

Ha affermato che un'analisi del database ha mostrato che “anche cittadini ucraini erano coinvolti nella gestione dei dati” e ha ordinato ai funzionari della sicurezza nazionale di condurre le indagini.

Sia il partito Tisza che il suo leader hanno negato qualsiasi coinvolgimento ucraino nello sviluppo dell'app. Magyar ha affermato domenica, senza fornire prove, che l'app del partito era stata presa di mira da “hacker internazionali... che sono ovviamente sostenuti dai servizi russi”.

Tuttavia, un articolo del quotidiano ungherese Magyar Nemzet ha suggerito che i dati trapelati provenissero dalla piattaforma Vilag, sottolineando che le prime voci corrispondevano ad account di sviluppatori e tester, alcuni dei quali con identificativi statali ucraini.

Orban, critico convinto del sostegno militare occidentale all'Ucraina, ha ripetutamente affermato che l'UE e Kiev stanno cospirando per influenzare la politica ungherese al fine di portare al potere il partito Tisza, sostenuto da Bruxelles, nelle elezioni del 2026.

Affermazioni simili sono state ripetute all'inizio di quest'anno dal Servizio di intelligence estero russo (SVR), che ha sostenuto che la Commissione europea stava “studiando scenari di cambio di regime” in Ungheria.

Bruxelles intende portare Magyar al potere nelle elezioni parlamentari del 2026, “se non prima”, ha affermato l'SVR, aggiungendo che Bruxelles starebbe impiegando significative “risorse amministrative, mediatiche e di lobbying”, con i servizi segreti ucraini che farebbero il “lavoro sporco”.

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