Ultimo summit della Merkel in Russia. Tutti i punti salienti dell'incontro con Putin

Ultimo summit della Merkel in Russia. Tutti i punti salienti dell'incontro con Putin

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Le conclusioni di Putin sulla disfatta statunitense in Afghanistan durante l’ultimo incontro con Angela Merkel in qualità di Cancelliere della Repubblica Federale di Germania ieri a Mosca.  E’ stato un dialogo aperto che ha toccato i temi della politica globale e i rapporti bilaterali, “molto costruttivo” – lo ha definito Putin.

Il colloquio è durato quasi tre ore. Ecco i punti salienti.

La visita del Cancelliere tedesco è iniziata con un gesto importante e apprezzato: prima di arrivare da Putin si è fermata a deporre una corona di fiori alla Tomba del Milite Ignoto, perché “non ho potuto non ricordare che 80 anni fa la Germania hitleriana ha aggredito l’Unione Sovietica”. 

Putin ha commentato per la prima volta il passaggio dell’Afghanistan nelle mani del movimento radicale dei Talebani (riconosciuto terroristico e vietato in Russia). 

Putin: “Per quanto riguarda l’operazione militare degli Stati Uniti in Afghanistan, certamente non la si può definire un’operazione di successo. Noi siamo interessati a che la situazione nel paese sia stabile, purtroppo oggi è quella che è, e io penso che molti politici in Occidente abbiano preso coscienza del fatto che non si può imporre da fuori standard di vita politica e comportamento agli altri paesi e agli altri popoli. Bisogna smettere la politica irresponsabile del voler imporre agli altri paesi valori che sono estranei a questi paesi, bisogna smettere di andare dagli altri a costruire la democrazia secondo i propri modelli, che sono del tutto estranei per questi paesi, non tenendo conto delle loro particolare peculiarità storiche, nazionali e religiose, inoltre ignorando completamente le tradizioni secondo le quali vivono gli altri popoli. Noi l’Afganistan lo conosciamo molto bene, abbiamo capito com’è organizzato questo paese e come sia contro produttivo imporgli forme di gestione statale e di vita sociale non abituali”. 

Poi Putin ha sottolineato che “dopo la lezione dell’Afganistan, la Russia e i suoi partner - gli USA e i paesi europei - devono unire gli sforzi per sostenere il popolo afgano per normalizzare la situazione nel paese allo scopo di stabilire buoni rapporti di vicinato”, aggiungendo che la regola del rispetto per i partner deve diventare universale per tutti i paesi, - “serve munirsi di pazienza, concedere a questi popoli il diritto di scegliere da soli il proprio destino, anche se il cammino verso  la democratizzazione dei loro paesi dovesse impiegare lungo tempo, piaccia o non piaccia ciò che succede al loro interno, bisogna rispettare gli interessi degli altri paesi sull’arena internazionale. Nessuno di tali esperimenti politico-sociali è stato coronato dal successo, ma hanno portato solo alla distruzione degli Stati, al degrado dei sistemi politico sociali!  

Oggi ci scontriamo con la situazione che il movimento dei Talebani controlla quasi tutto il territorio del paese, compresa la capitale, è una realtà di cui prendere atto e con questa realtà ora bisogna fare i conti. I Talebani promettono di garantire la sicurezza ai cittadini afgani e alle missioni straniere sul territorio, spero che tutto ciò si realizzi. Tale processo deve essere attentamente seguito dalla società internazionale con il ruolo coordinativo del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

E ancora un momento basilare: è importante adesso non permettere l’infiltrazione dei terroristi di ogni risma nei paesi limitrofi all’Afganistan, tenere d’occhio anche coloro che si mascherano da profughi. 

Il tema sud-est ucraino. “Come sapete – ha detto Putin, - il cancelliere Angela Merkel ha fatto molto per aiutare a risolvere la crisi interna dell’Ucraina, è stata una delle promotrici del Formato di Normandia, insieme abbiamo cercato di far ritornare la pace nel Donbass, cosa che purtroppo finora non è stata raggiunta. Siamo molto preoccupati della crescita della tensione che sussiste sulla linea di demarcazione. Dall’inizio di agosto purtroppo sono state fissati oltre 1000 casi di inadempimento del cessate il fuoco, i bombardamenti dei centri abitati del Donbass avvengono tutti i giorni.  Non può non allarmare anche il fatto che in Ucraina sono state adottate diverse Leggi e Atti normativi che nella sostanza contravvengono totalmente agli Accordi di Minsk, si ha come l’impressione che il governo ucraino rifiuti la soluzione pacifica del conflitto e voglia uscire unilateralmente dagli accordi di Minsk. Chiediamo ancora una volta alla Signora Merkel in qualità di Cancelliere della Germania, anche in vista della sua imminente visita a Kiev, di influire sulla dirigenza ucraina, affinché adempi agli obblighi che si è assunta.
Per riguarda il transito del gas, la Merkel ha sempre sostenuto il gasdotto Nord Stream 2, sono rimasti alla fine della sua costruzione solo 15 km. e Putin ha confermato la disponibilità di Mosca di continuare il transito del gas in Europa attraverso l’Ucraina anche dopo il 2024. “La Russia adempie e continuerà sempre ad adempiere a tutti gli obblighi che si è assunta in relazione al transito del gas”, ha dichiarato il presidente russo.

La Merkel ha ribadito la storiella mainstream della “annessione illegale della Crimea” – che condanna tuttora e poi anche la storiella dell’avvelenamento (inventato) di Navalnij, chiedendo a Putin la sua liberazione. Su questo punto, in risposta anche alla domanda rivoltagli da un giornalista tedesco: “Circa il figurante che Lei ha menzionato (“figurante” – perché Putin non lo chiama mai per nome) lui è in carcere non per la sua attività politica, ma per crimini che ha commesso in contravvenzione alla Legislazione russa verso partner stranieri. Per quanto riguarda l’attività politica, nessuno si deve nascondere dietro l’attività politica per realizzare progetti business, tanto più infrangendo la Legge. Inoltre, per quanto concerne l’opposizione non sistemica (cioè fuori dal sistema, extraparlamentare, - M.M.) – chissà perché non vedo che queste persone nei paesi occidentali, in Europa, negli Stati Uniti, è sufficiente ricordare il movimento “Occupy Wall Street”, o il movimento dei Gilet Gialli in Francia, vengano sostenute e promosse negli organi rappresentativi del potere, in Parlamento, chissà perché non si vede niente di tutto ciò!  E non solo, ma per di più, contro i protestanti che sono entrati con precise richieste politiche nel Congresso USA dopo le note elezioni americane, hanno aperto oltre 100 cause penali e a giudicare dalle accuse, rischiano lunghi anni di prigione, da 15 a 25 anni e passa!  Quindi La pregherei (si rivolge al giornalista) di fare attenzione e per essere obiettivi al massimo, prendere in considerazione anche questo lato del problema. Per quanto riguarda noi, il nostro sistema politico si sviluppa, tutti i cittadini della Federazione Russa hanno diritto a esprimere la propria opinione sulle questioni politiche, formare organizzazioni politiche, prendere parte alle elezioni di tutti i livelli, ma tutto questo è indispensabile farlo sempre rispettando la legislazione vigente e la Costituzione. Noi faremo di tutto perché la situazione in Russia sia stabile e prevedibile, il suo limite delle rivoluzioni la Russia l’ha esaurito nel XX secolo, non vogliamo più rivoluzioni ma evoluzione nello sviluppo del paese e dello Stato. E vorrei infine aggiungere per quanto riguarda la decisione dei poteri giudiziari della Federazione Russa (cioè la detenzione di Navalnij, - M.M.), vogliate avere verso la loro decisione un atteggiamento di rispetto. Sì, la lotta alla corruzione è molto importante, ma non si deve usare come strumento di lotta politica, noi sappiamo bene e anche voi lo sapete, che tutto questo strumentario viene usato per ottenere determinati scopi e viene raccomandato da usare alle organizzazioni composte di persone che perseguono i propri fini. Noi come Stato impieghiamo tutte le nostre forze per combattere la corruzione e ci adoperiamo per estirparla.  E comunque, deve lottare contro la corruzione chi è impeccabile nell’osservare la Legge e tiene una condotta irreprensibile”, - ha concluso Putin. 
Bielorussia. Riteniamo che le contraddizioni all’interno della Bielorussia debbano essere risolte nell’ambito della Costituzione del paese e dagli stessi bielorussi, senza l’ingerenza straniera.

Nel corso dei colloqui sono stati toccati altri temi, come la Libia, Siria, ecc. 

Poi la domanda di un giornalista di RT (Russia Today) alla Merkel : “Lei saprà dei preparativi per lanciare RT (Russia Today) in lingua tedesca. Purtroppo le autorità tedesche stanno facendo di tutto per impedirlo, prima hanno raccomandato alle banche tedesche di chiudere e non aprire tutti i conti del gruppo Russo RT, questa è un’informazione aperta, lo scrive chiaramente la stampa tedesca, ma non solo, adesso la Germania fa pressione sulle autorità del Lussemburgo perché non diano a RT la licenza di trasmettere in lingua tedesca! Signora Merkel, ci aiuti con la libertà di parola!”

Ma il Cancelliere ha dato una risposta lapidaria, ha detto che “la Germania non fa alcuna pressione sulle autorità del Lussemburgo”!  Invece è un dato di fatto che il regolatore dei media, ubicato in Lussemburgo, ha rifiutato a Russia Today la richiesta di trasmettere in lingua tedesca in Europa motivandolo con il fatto che RT non corrisponderebbe ai criteri tecnici”! E poi ci sono le dichiarazioni pubbliche dei funzionari e politici tedeschi che contraddicono la Merkel.

Putin, apprezzando le relazioni ufficiali con il cancelliere tedesco che durano da 16 anni e che a settembre cesseranno, ha dichiarato che “Angela Merkel sarà sempre la benvenuta in Russia”.  

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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