Xi Jinping rende omaggio ai martiri della guerra contro l’aggressione giapponese
Lunedì 7 luglio, in occasione dell’88° anniversario dell’inizio della resistenza nazionale contro l’invasione giapponese del 1937, Xi Jinping ha reso omaggio ai martiri della Campagna dei Cento Reggimenti a Yangquan, nella provincia di Shanxi. La commemorazione si inserisce in una serie di eventi nazionali volti a ricordare il sacrificio del popolo cinese nella guerra contro l’aggressione giapponese e nella lotta globale contro il fascismo.
A Pechino, al Museo della Resistenza presso il Ponte Lugou – teatro dell’incidente che segnò l’inizio dell’invasione – è stata inaugurata la mostra Per la liberazione nazionale e la pace mondiale. Cai Qi, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista, ha sottolineato il ruolo cruciale del PCC nella guida della resistenza. In tutta la Cina si sono svolte cerimonie commemorative.
A Nanchino, è suonata la campana della pace; a Shanghai, il memoriale della battaglia del magazzino Sihang ha aperto straordinariamente al pubblico. I visitatori, giovani e anziani, hanno ricordato i crimini di guerra giapponesi e l’importanza di non dimenticare. In Giappone, gruppi pacifisti hanno organizzato eventi in memoria delle vittime, mentre in Cina è stata resa pubblica per la prima volta la video-testimonianza di un ex membro dell’Unità 731 e il registro completo dell’Unità 8604, prove dei crimini di guerra biologica.
Ricordare la storia, oggi più che mai, è un atto di responsabilità verso la pace e un mondo multipolare, in opposizione a ogni revisionismo e unilateralismo.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati