Yemen. USA e Regno Unito attaccano decine di obiettivi. Houthi: “non rinunceremo ad appoggiare la Palestina”

1168
Yemen. USA e Regno Unito attaccano decine di obiettivi. Houthi: “non rinunceremo ad appoggiare la Palestina”

 

Gli Stati Uniti e il Regno Unito, sostenuti da Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Paesi Bassi e Nuova Zelanda, hanno lanciato, la scorsa notte, un "round aggiuntivo" di attacchi contro 36 obiettivi dei ribelli Houthi situati in 13 città nel territorio dello Yemen. Lo ha riferito il Dipartimento della Difesa americano.

 

Secondo il Pentagono, gli attacchi sono avvenuti in risposta agli attacchi del gruppo contro navi mercantili e da guerra in transito nel Mar Rosso.

Tra le strutture Houthi colpite ci sono magazzini sotterranei di armi, sistemi missilistici e lanciatori, sistemi di difesa aerea e radar, precisa l'istituzione in una nota.

"Riconoscendo l'ampio consenso della comunità internazionale, la nostra coalizione di paesi che la pensano allo stesso modo e impegnati a difendere l'ordine basato sulle regole ha continuato a crescere", ha affermato il Dipartimento della Difesa. "Il nostro obiettivo resta quello di ridurre le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso", ha sottolineato.

 

Allo stesso modo, il Pentagono ha ribadito il suo avvertimento al gruppo ribelle, ribadendo che non esiterà a continuare “a difendere vite umane e il libero flusso del commercio in una delle vie navigabili più critiche del mondo, di fronte alle continue minacce”.

Secondo Sky News, nell'ultima ondata di bombardamenti gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno utilizzato  almeno 24 aerei , decollati da portaerei e basi nella regione.

Da parte sua, il Ministero della Difesa del Regno Unito ha indicato che l'operazione ha coinvolto aerei Typhoon FGR4 dell'aeronautica britannica, supportati da aerei cisterna Voyager. Si aggiunge che le bombe guidate di precisione Paveway IV ssono state usate contro diversi obiettivi militari.

"Come è prassi standard in questo tipo di operazioni della Royal Air Force, gli attacchi sono stati attentamente pianificati per garantire il minimo rischio di vittime civili e, con i bombardamenti notturni, tale rischio è stato ulteriormente mitigato”, secondo l'organizzazione britannica.

Yemen: gli attacchi degli Stati Uniti e dei loro alleati non rimarranno senza risposta

Lo Yemen ha avvertito che gli attacchi aerei degli Stati Uniti e del Regno Unito contro il paese arabo non rimarranno senza risposta.

"Gli aggressori americani e britannici hanno attaccato 48 volte le aree della città di Sanaa, la capitale dello Yemen, Hodeidah, Saada, Al-Bayda, Taiz e Lahij", ha ricordayo il portavoce delle forze armate yemenite Yahya Sari.

Yahya ha continuato avvertendo che questi attacchi non impediranno alle forze e al popolo dello Yemen di rinunciare al loro sostegno ai palestinesi contro l'occupazione e i crimini dei sionisti, e che gli attacchi degli aggressori non rimarranno senza risposta.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti