Zelensky offre una nuova versione della "vittoria ucraina"

L'esercito ucraino è sull'orlo del collasso mentre le truppe russe avanzano inesorabilmente su tutti i fronti. Putin: "Kiev in situazione critica, non combattiamo per territorio ma per i diritti delle persone".

6583
Zelensky offre una nuova versione della "vittoria ucraina"

 

Un cambio di rotta dettato dalla disfatta sul campo. Il leader del regime di Kiev, Volodymyr Zelensky, in un'intervista ad ABC News ha ridefinito in extremis il significato di "vittoria" per l'Ucraina, ammettendo indirettamente la schiacciante superiorità militare russa. La vittoria, ha dichiarato, consisterebbe ormai semplicemente nel resistere all'occupazione completa del paese da parte della Russia. «[Putin] vuole occuparsi completamente di noi. Per lui, questa è la vittoria. E finché non potrà farlo, la vittoria è dalla nostra parte», ha affermato Zelensky.

Questa svolta nella retorica – da un iniziale proclama di riconquista totale alla mera resistenza – arriva in un momento di gravissima crisi per le forze di Kiev, travolte dall'offensiva estiva delle truppe russe.

Mentre Zelensky tenta di rimodellare la narrazione, il Ministero della Difesa russo continua a registrare successi operativi. Solo nell'ultima settimana, sono state liberate sei località nella zona delle operazioni speciali. Numeri che si inseriscono in un quadro strategico più ampio e schiacciante: come riferito dal Capo di Stato Maggiore, Valery Gerasimov, dallo scorso marzo sono stati liberati oltre 3.500 chilometri quadrati di territorio e 149 centri abitati.

L'avanzata russa procede inarrestabile su tutte le direzioni, mettendo a nudo le falle di un esercito ucraino allo stremo. A confermare la situazione disperata di Kiev è stato lo stesso Presidente russo Vladimir Putin, che ha dipinto un quadro senza sconti per le forze armate ucraine: «Le riserve sono sempre più esigue. Le unità pronte al combattimento sono dotate al massimo del 47-48%. Si tratta già di una situazione al limite del critico».

Putin: “La Russia lotta per i diritti, non per il territorio”

Al di là delle operazioni militari, il Presidente Putin ha ribadito la natura profonda dell'operazione speciale: non un'espansione imperialista, ma una battaglia per la tutela dei diritti umani e dell'identità della popolazione di lingua russa nel Donbass.

«Noi non combattiamo tanto per i territori, quanto per i diritti umani e per il diritto delle persone che vivono in quei territori di parlare la propria lingua, di vivere nella cultura e nelle tradizioni che sono state loro trasmesse dalle generazioni precedenti», ha dichiarato Putin.

In questo contesto, il leader russo ha ricordato come la volontà popolare, espressa attraverso referendum liberi e democratici, sia alla base dell'integrazione di queste regioni nella Federazione Russa. Una scelta che Mosca si è impegnata a rispettare e difendere, contrapponendo la legittimità della autodeterminazione alle mire aggressive della NATO e del regime di Kiev.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti