Zyuganov (PCR): "Tutto per il fronte! Tutto per vincere!"

Zyuganov (PCR): "Tutto per il fronte! Tutto per vincere!"

"Di fronte alla crescente minaccia militare del fronte imperialista e della NATO il Paese ha bisogno dell'unità, politica e di popolo. È necessario non solo mobilitare riserve militari. Il compito di combattere il più grande blocco militare, economico e politico del mondo non deve essere affidato esclusivamente all'esercito. È necessario mobilitare tutte le forze produttive, spirituali e creative del Paese per sostenere l'esercito combattente".

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

di G.A. Zyuganov - Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa, "La Pravda" 113 (31316) 11-12 ottobre 2022

(Versione italiana a cura di Fosco Giannini)

 

La situazione nella zona di guerra in Ucraina è cambiata radicalmente nell'ultima fase. L'esercito del regime neonazista ha lanciato una controffensiva. Gli attacchi terroristici al gasdotto Nord Stream 2, al ponte di Crimea ed i bombardamenti quotidiani della centrale nucleare di Zaporozhye dimostrano che i globalisti non si fermeranno davanti a nulla per destabilizzare il nostro Paese. Ora non c'è un'operazione militare speciale, ma la guerra degli Stati Uniti e dei loro alleati contro la Russia per mano del movimento fascista Bandera.

I paesi occidentali forniscono al regime criminale ucraino le armi più moderne. Finanziano e addestrano le unità militari ucraine. Il quartier generale occidentale pianifica e controlla le operazioni delle milizie neonaziste e fornisce loro informazioni di "intelligence", pianificando ed organizzando attacchi contro le truppe russe, contro città e paesi russi.

Gli esperti della NATO sono seduti ai pannelli di controllo dei sistemi d'arma ad alta precisione. Migliaia di mercenari sono direttamente coinvolti nei combattimenti. Gli Stati Uniti finanziano quasi completamente il regime di Bandera in Ucraina. I satelliti degli americani svolgono un ruolo determinante per gli attacchi ucraini. La propaganda e la lotta economica vengono condotte contro la Russia come parte integrante della moderna guerra ibrida. Gli ultimi attentati terroristici sono senza dubbio opera dei servizi di   "intelligence" americani e britannici, da tempo specializzati in tali crimini.

L'ingresso aperto della NATO nella lotta armata contro la Russia è un fenomeno fondamentalmente nuovo che richiede un cambiamento nella strategia e nella tattica della leadership dello Stato e dell'esercito russi e l'impegno e la mobilitazione dell'intero Paese ai fini della vittoria. Tenendo conto del fatto che la Repubblica Popolare di Lugansk e la Repubblica Popolare di Donestk, così come le regioni di Kherson e Zaporozhye, sono di nuovo parte della Russia, oggi non stiamo combattendo in Ucraina, ma nelle nostre stesse terre. E anche questo è un fenomeno nuovo. Ma dobbiamo capire che il compito di liberare il popolo ucraino dal regime neonazista non è cancellato dall'agenda.

Le forze armate russe stanno affrontando sfide difficili. Sono stati commessi molti errori tattici e di calcolo militare. C'è stata una sottovalutazione delle forze del nemico. Le promesse della leadership militare della Federazione Russa di interrompere, colpendola gravemente, la fornitura di armi occidentali alla prima linea ucraina, rimangono disattese. La società si pone una domanda naturale: perché? Dobbiamo rimarcare che anche i nostri avversari sono stati sorpresi da questa scelta volta all'inazione. Scegliere di non intervenire decisamente,  come è stato finora, non ha mai portato al bene. I problemi emergenti non sono stati risolti, ma messi a tacere o solo discussi. Tale posizione ha fatto perdere molto tempo prezioso.

Tuttavia, sarebbe del tutto sbagliato attribuire tutti questi errori solamente all'attuale leadership delle Forze Armate. La loro capacità di agire richiederebbe ogni tipo di supporto e aiuto. Mentre invece siamo costretti, oggi, a dover rimarcare che le precedenti politiche dei governi russi  hanno fortemente indebolito le capacità di difesa della Russia.

Parliamo principalmente dell'ex ministro della Difesa della Federazione Russa Serdyukov e della sua squadra. Fu sotto il loro comando che furono distrutte le più importanti e famose unità militari, le storiche accademie e scuole militari russe. Furono portati sull'orlo della distruzione i settori della  medicina militare e della scienza militare. A causa dell'indebolimento e della decadenza degli uffici di arruolamento militare, il sistema di mobilitazione è stato minato. E la rapidità della mobilitazione non risponde, oggi, alle necessità della fase.

 A causa della liquidazione e del saccheggio di scorte strategiche, l'esercito è rimasto in gran parte privo dei mezzi  necessari per la lotta.

I settori dell'industria della difesa e della scienza militare sono stati negli anni liberisti notevolmente indeboliti. La privatizzazione sconsiderata e devastante ha portato alla liquidazione di molte industrie strategicamente centrali. Ed il processo di destrutturazione e privatizzazione di tali imprese continua ancor oggi.

Moltissimi problemi di approvvigionamento dell'esercito sono stati risolti direttamente dalla società russa. Onore e lode ai milioni di patrioti in tutti gli angoli del Paese che si sono fatti carico dell'acquisto e della consegna di tante apparecchiature, cibo, vestiti, dispositivi per la visione notturna, UAV, medicinali e attrezzature mediche per l'esercito al fronte. Ma questa sarebbe una responsabilità diretta dello Stato e dei suoi organi competenti, non della società. Nel 1941-1945, anche un flusso di pacchi ai soldati dell'Armata Rossa andò al fronte dalle retrovie. Ma tutto il necessario per l'esercito era completamente fornito dallo Stato.

Negli ultimi anni sono state adottate numerose misure per ripristinare le forze armate e l'industria della difesa. Tuttavia, il danno causato dai "riformatori" liberali e dalla "quinta colonna" è stato così grande che ci vorranno anni per superarlo. La società si aspetta che gli autori degli attuali gravi problemi del nostro esercito, che hanno minato a tradimento le nostre capacità di difesa, vengano severamente puniti.

Enormi danni alla capacità di combattimento della Russia sono stati causati da coloro che plasmano l'opinione pubblica. La repressione e la rimozione dei valori del patriottismo e la speculare esaltazione dei  "valori" occidentali estranei al nostro popolo, così come il favorire le carriere politiche dei corrotti,  non potevano che portare alle attuali e gravi conseguenze: migliaia di giovani che fuggono e vogliono eludere la mobilitazione. È necessario incolpare non solo loro, non solo questi giovani, ma anche coloro che hanno deliberatamente trasformato la nostra gioventù in una parte sociale ideologicamente, borghesemente cosmopolita, priva di valori, priva delle concezioni di popolo e di Patria.

La distruzione del sistema di addestramento militare iniziale pre-coscrizione, la trasformazione del DOSAAF (??????, DOSAAF, è stata un'Associazione sovietica di cittadini volontari che cooperavano con l'esercito, n.d.r.) in un'impresa commerciale, hanno contribuito alla diminuzione della capacità di difesa del nostro Paese.

Nel contesto di uno scontro militare con un avversario vile e infido, diventa ancora più evidente come siano diventati dilaganti problemi come la corruzione e i bassi salari. Anche tutto ciò ha contribuito a indebolire le nostre capacità di difesa. I corrotti ed i poveri sono i bersagli più facili per la corruzione e per l'estensione degli interessi egoistici. Oggi, questi nostri deficit sociali e morali vengono utilizzati attivamente da coloro che stanno combattendo contro di noi attraverso la messa in campo del banditismo e del sabotaggio antirusso interno. 

L'aggravarsi delle ostilità, la scelta aperta della NATO per una guerra contro la Russia, hanno disvelato la presenza di forze  russe interne che, per sconsideratezza o deliberazione, ostacolano la soluzione dei compiti che il Paese e l'esercito devono affrontare. Parte della burocrazia, soprattutto nella sfera economica e finanziaria, si comporta in modo molto "sereno", come se non fossimo di fronte ad un'operazione militare speciale, come se non avessero ben compreso che la fase è quella di una guerra totale della NATO contro la Russia. L'atteggiamento di queste aree della burocrazia e della finanza sta iniziando a rasentare il sabotaggio. È al più presto necessario adottare una legge diretta a punire tali posizioni, punire l'inerzia di quei funzionari paralizzati nell'accidia, in situazioni in cui sarebbe invece necessario prendere decisioni urgenti e responsabili.

Oggi, mentre centinaia di migliaia di nostri soldati sono in pericolo mortale combattendo al fronte, una burocrazia inerte degli ufficiali nelle retrovie significa complicità diretta o indiretta con i nostri nemici.

È giunto il momento che le autorità ricordino quali gravi conseguenze portarono le sconfitte nelle guerre russo-giapponesi e nella prima guerra mondiale, all'inizio del XX secolo. Dobbiamo evitare gli errori del passato, conquistare la vittoria e salvare il nostro Stato, il nostro Paese dalla confusione e dalla distruzione.

Di fronte alla crescente minaccia militare del fronte imperialista e della NATO il Paese ha bisogno dell'unità, politica e di popolo. È necessario non solo mobilitare riserve militari. Il compito di combattere il più grande blocco militare, economico e politico del mondo non deve essere affidato esclusivamente all'esercito. È necessario mobilitare tutte le forze produttive, spirituali e creative del Paese per sostenere l'esercito combattente.

Non è l'esercito che sta combattendo, ma l'intero Paese. Lo slogan di tutti e di tutte non può che essere quello che mobilitò  il nostro, vincente, popolo di un tempo: “Tutto per il fronte! Tutto per la vittoria!".

Tuttavia, un vero consolidamento delle forze sociali può essere raggiunto solo se un nuovo corso politico interverrà per tale comsolidamento.

Giustizia, senso della collettività e mutua assistenza sono le pietre miliari della nostra società. Urge l'introduzione, ad esempio, di una scala progressiva di tassazione e l'abolizione delle decisioni di innalzamento dell'età pensionabile.

La battaglia va condotta non solo con i nemici esterni, ma anche con i principali oppositori interni della Russia: con la crisi manageriale, l'arretratezza economica, l'impoverimento di massa, contro la palese frattura sociale, contro l'avidità criminale e l'irresponsabilità e il ladrocinio dell'oligarchia, contro gli intrighi russofobici e antisovietici della "quinta colonna" nei campi della cultura, dell'educazione e della propaganda. Questa centrale battaglia del 20° secolo fu  brillantemente vinta dallo Stato sovietico, attraverso la realizzazione, in tempi rapidi, della modernizzazione leninista-stalinista, che pose fine allo sfruttamento, alla povertà, alla disoccupazione e all'analfabetismo e portò avanti una rapida industrializzazione dell'economia. Le eccezionali imprese pacifiche del socialismo divennero il fondamento della nostra vittoria sulla "peste bruna" di Hitler. È tempo che tutti comprendano il significato di quella lezione storica, ne prendano profondamnete atto e trasformino la consapevolezza nell' azione e nella lotta.

L'esperienza della vittoria sovietica ci dice anche oggi quanto sia importante la massima concentrazione delle risorse. Nella guerra vittoriosa fu creato il Quartier Generale dell'Alto Comando Supremo, poi Comitato di Difesa dello Stato, che divennero i principali organi di governo. Un'esperienza del genere non può essere trascurata. Nello scontro con il nazismo tedesco nella seconda guerra mondiale, anche un Paese così completamente liberale come la Gran Bretagna intraprese la strada della nazionalizzazione dei settori chiave dell'economia. Nelle attuali e difficili condizioni russe, le aree vitali dell'economia nazionale devono tornare sotto il controllo statale.

Nazionalizzazione dei settori strategici dell'economia, massimo sostegno al suo sviluppo innovativo, protezione sociale dei cittadini, medicina e istruzione gratuite e di alta qualità: questo è ciò che sta alla base delle nostre iniziative e proposte. Questo è il programma per la vittoria che deve essere adottato a livello statale. Senza questo, è impossibile dare una risposta a coloro che cercano di distruggere il mondo russo e spazzare via dalla faccia della terra questo nostro Stato nato dall'Ottobre e dal socialismo.

In questa fase drammatica, per far risorgere il nostro Paese e difendere la sua sovranità e indipendenza, quando centinaia di migliaia di giovani vengono mandati al fronte, tutti dovrebbero fare ogni sforzo per sconfiggere il neonazismo e Bandera, sostenuti dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti della NATO .

Il Partito Comunista della Federazione Russa e le forze patriottiche di sinistra della Russia sono convinte della vittoria del popolo russo sullo stesso nemico che tentò di distruggerci nel giugno 1941: le forze unite e aggressive dell' Occidente. Queste forze vennero un tempo guidate dalla Germania nazista. Ora sono gli USA, la Gran Bretagna ei loro vassalli a guidarle. Per il successo della nostra lotta è necessaria la piena concentrazione di tutte le nostre risorse materiali e spirituali. La leadership della Russia, per difendere il proprio popolo e vincere, non può che adottare queste misure, questa linea politica e sociale generale.

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso di Fabrizio Verde Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Liberal-Autocrazie di Giuseppe Giannini Liberal-Autocrazie

Liberal-Autocrazie

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Il primo dei poveri di Pasquale Cicalese Il primo dei poveri

Il primo dei poveri

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi nel Corno d’Africa di Paolo Arigotti La crisi nel Corno d’Africa

La crisi nel Corno d’Africa

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti