Victor Hugo Morales ricorda Maradona: «Aveva il coraggio di fronteggiare i potenti»

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Victor Hugo Morales ricorda Maradona: «Aveva il coraggio di fronteggiare i potenti»

 

«... la tocca per Diego, ecco, ce l'ha Maradona. Lo marcano in due, tocca la palla Maradona, avanza sulla destra il genio del calcio mondiale. Può toccarla per Burruchaga.. sempre Maradona.. genio, genio, genio.. c'è, c'è, c'è... goooooooooool... voglio piangere.. Dio Santo, viva il calcio.. golaaaaaazooo.. Diegooooooool.. Maradona.. c'è da piangere, scusatemi.. Maradona in una corsa memorabile, la giocata migliore di tutti i tempi.. aquilone cosmico.. Da che pianeta sei venuto ?, per lasciare lungo la strada così tanti inglesi ? Perché il Paese sia un pugno chiuso che esulta per l'Argentina.. Argentina 2, Inghilterra 0.. Diegol, Diegol, Diego Armando Maradona... Grazie, Dio, per il calcio, per Maradona, per queste lacrime, per questo Argentina 2, Inghilterra 0».

 

Le sue parole sono rimaste nella storia così come il gol del secolo firmato da Diego Armando Maradona nel quarto di finale di Mexico ’86, dove la nazionale albiceleste guidata dall’astro del calcio mondiale si sarebbe laureata campione del mondo. 

 

Victor Hugo Morales, giornalista e scrittore uruguaiano, grande amico di Diego Armando Maradona, in un'intervista esclusiva con l’emittente teleSUR ha ricordato come Diego sia sempre stato schierato dalla parte dei poveri e degli umili contro i potenti. 

 

«Le masse hanno espresso tutto il loro amore per Diego, era un artista meraviglioso, un combattente che era sempre dalla parte dei poveri», ha dichiarato Victor Hugo Morales. 

 

Il giornalista uruguaiano ha sottolineato che Diego Maradona non ha mai dimenticato le sue radici sociali o il suo nucleo familiare, «Maradona ha portato i suoi genitori ovunque, ha difeso con orgoglio la sua famiglia. Doña Tota e Don Diego erano la sua bandiera di amore e gratitudine», ha aggiunto rimarcando la disarmante umanità dell’astro mondiale del calcio. 

 

«Diego era un uomo umile, un ‘pan de Dios’. C'erano dozzine di persone in Brasile (per il Mondiale 2014) che potevano stare vicino a Diego per ore e hanno conosciuto un essere umano meraviglioso, non ha mai avuto un comportamento da divo», ha affermato Victor Hugo Morales.

 

Il giornalista uruguaiano ha poi sottolineato come «Diego sapeva quanto potevano costargli le sue denunce. Li trattava come corrotti (i dirigenti Fifa) perché lo erano, diceva sempre la verità e pagava un prezzo alto (...) aveva il coraggio di fronteggiare i potenti». 

 

Víctor Hugo Morales ha inoltre indicato che la coscienza di classe di Maradona è dovuta al fatto che ha subito ingiustizie sociali ed è per questo che è sempre stato fedele alle sue idee, «era trasparente, indomito e istintivo, ecco perché la gente gli rende omaggio».

 

Così è possibile spiegare l’ondata di commozione mondiale per la sua scomparsa. In ogni angolo del mondo, anche il più recondito, si rende omaggio al miglior giocatore di calcio di tutti i tempi.

 

In merito allo storico gol con la mano - la celeberrima Mano de Dios - nel Mondiale del 1986 in Messico, Víctor Hugo Morales ha spiegato che gli inglesi non hanno la morale per parlare di trasparenza, «Diego è stato mille volte vittima di trappole».

 

Infine, il giornalista ha indicato che il sostegno e l'amicizia di Maradona con grandi leader come Fidel Castro, Hugo Chávez, Evo Morales, Néstor Kirchner, tra gli altri, è dovuto al fatto che i leader hanno sempre combattuto contro la disuguaglianza sociale. 

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