10 milioni di dollari provenienti da narcotraffico e paesi nemici della Bolivia per impedire la rielezione di Evo Morales

10 milioni di dollari provenienti da narcotraffico e paesi nemici della Bolivia per impedire la rielezione di Evo Morales

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«Bisogna pensare a modelli diversi di società rispetto al capitalismo. Non è accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e multinazionali continuino a provocare l'umanità e cerchino di conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione che il capitalismo è il peggior nemico dell'umanità perché crea egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell'umanità lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo», quanto dichiarato dal presidente boliviano Evo Morales al regista Oliver Stone ci aiuta a capire perché forze poderose si stiano muovendo nell’ombra per impedire la rielezione del presidente indigeno. 

 

Il principale esponente di opposizione, Carlos Mesa, candidato per Comunidad Ciudadana (CC) e già presidente quando la Bolivia languiva sotto il tallone di ferro delle politiche neoliberiste che venivano imposte a tutta la regione, può disporre della cifra ragguardevole di 10 milioni di dollari per la campagna elettorale. 

 

Fondi che proverrebbero da narcotraffico e paesi nemici della Bolivia, secondo la denuncia di Álvaro García Linera, vicepresidente della Bolivia. 

 

«La faccenda puzza, 10 milioni di dollari, in bolivianos 70 milioni (…) saranno destinati alla sua campagna elettorale. Questo denaro proviene dal traffico di droga o dai paesi stranieri nemici della Bolivia, nemici della sovranità e della dignità dei boliviani», ha denunciato Garcia Linera in occasione di un incontro dedicato all’Agenda Bicentenario. 

 

Ambizioso programma che vuole rendere la Bolivia sempre più prospera e un paese all’avanguardia nella regione e nel mondo intero. 

 

Nella giornata di ieri l'attuale portavoce del CC, Diego Ayo, ha rivelato che Mesa ha raccolto finora almeno 10 milioni di dollari per la sua campagna elettorale. 

 

Garcia Linera ha detto che la campagna elettorale per le elezioni generali del prossimo ottobre sarà «dura» perché lo strumento politico del popolo affronterà «spuri, sporchi e illeciti 10 milioni di dollari».

 

«La lotta sarà dura, gli interessi oscuri molto potenti si stanno muovendo», ma ha indicato che il popolo dovrebbe dire a quelli che non amano il paese e le reti criminali che «la Bolivia è più forte che l'ambizione personale e l'ostilità di qualche governo straniero».

 

«La Bolivia andrà avanti con lo sforzo degli 11 milioni di boliviani, sorelle e fratelli, sappiamo dove andare, abbiamo l'algoritmo di sviluppo e crescita». 

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