Afghanistan, aperta un inchiesta sull'uccisione di 8 civili durante un raid areo ISAF
Nella notte di domenica è rimasta uccisa una famiglia di otto persone durante un raid aereo condotta da forze Nato nella zona di Patkia in Afghanistan. Le autorità statunitensi di concerto con quella afghane hanno aperto un indagine per acclarare le circostanze della morte degli otto civili. Il blitz era stato condotto da forze ISAF d’accordo con le forze di sicurezza afghane con l’intento di colpire uomini del clan Haqqani, una tribù di signori della guerra che avrebbe condotto alcuni tra i più spettacolari e fatali attentati e azioni di guerriglia in Afghanistan come l’assedio all’ambasciata americana in Settembre e l’attacco al parlamento di Kabul in Aprile. Secondo fonti non confermate il clan Haqqani potrebbe essere stato ingaggiato addirittura dal servizio di intelligence pakistana per compiere alcuni attentati.
E’ certo invece che il medesimo clan sarebbe stato aiutato dalla CIA durante la guerra contro l’esercito sovietico. Questo errore militare non aiuta le relazioni tra Washington e Kabul in un momento molto delicato per le relazioni tra i due paesi ad un settimana dal meeting Nato tenutosi a Chicago in cui le forze della coalizione capeggiate dagli Stati Uniti hanno discusso proprio le tappe per l’uscita dal paese asiatico nel 2014. L’amministrazione Obama ha già firmato un accordo con l’Afghanistan che stabilisce il sostegno economico e la permanenza di consiglieri militari e addestratori dell’esercito per altri 10 anni dopo la data prevista per il ritiro delle truppe.