Un piano terroristico per sabotare le elezioni del 25 maggio. Caracas rivela le entità (USA) coinvolte
Il ministro degli Interni venezuelano, Diosdado Cabello, ha rivelato dettagli allarmanti su un piano terroristico ordito da settori dell’estrema destra per sabotare le elezioni regionali e legislative del 25 maggio. Il complotto, secondo le autorità, sarebbe stato finanziato da entità legate al governo statunitense, in particolare tramite la OFAC e la fondazione Conrad N. Hilton.
Fondi destinati a programmi per rifugiati sarebbero finiti nelle mani dell’oppositore Juan Pablo Guanipa, arrestato con l'accusa di guidare un gruppo eversivo. Il piano prevedeva attacchi a sedi diplomatiche di Francia, Spagna, Colombia e all’ONU, oltre a quasi 60 attentati contro infrastrutture petrolifere, fortunatamente sventati dall’intervento congiunto di FANB e PDVSA.
In perquisizioni recenti, sono stati rinvenuti arsenali e individuati legami tra mercenari, narcotrafficanti e ONG accusate di coprire azioni violente con il pretesto della difesa dei diritti umani. Cabello ha sottolineato che la pace raggiunta durante il voto non è stata casuale, ma frutto di un'azione coordinata di sicurezza nazionale per disinnescare una crisi programmata.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati