Bugie e propaganda di NASA e Stati Uniti sul razzo cinese

1409
Bugie e propaganda di NASA e Stati Uniti sul razzo cinese

La Cina ha rispedito al mittente gli attacchi della NASA che ha accusato Pechino di "non aver rispettato gli standard responsabili" sui detriti spaziali, ricordando agli Stati Uniti la notizia di un razzo SpaceX caduto in una fattoria lo scorso marzo.

La portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha affermato che Pechino è dispiaciuta per i doppi standard sulla segnalazione dell'esplorazione spaziale, sottolineando l'isteria intorno al potenziale danno causato dal rientro del razzo cinese Lunga Marcia 5B.

"Voglio anche dire che alcuni media statunitensi e alcune persone hanno ovviamente doppi standard su questo tema. Tutti ricordiamo che, nel marzo di quest'anno, quando un razzo negli Stati Uniti è caduto in una fattoria, i media statunitensi hanno usato parole romantiche come 'stelle cadenti che illuminavano il cielo notturno' e 'spettacolo di luci abbaglianti'”, ha evidenziato la diplomatica di Pechino.

Alla fine di marzo, un pezzo di un razzo SpaceX Falcon 9 si schiantò in una fattoria di un uomo nello stato di Washington.  

Hua ha proseguito evidenziando quelle che ha descritto come "esagerazioni" fatte dagli Stati Uniti e dalle loro controparti occidentali nei giorni scorsi riguardo al rientro di un razzo cinese nell'atmosfera terrestre.

I commenti della portavoce arrivano dopo che Bill Nelson, amministratore della NASA, ha affermato che è "fondamentale" per la Cina e gli altri paesi rispettare il proprio dovere di prendersi cura dello spazio. "È chiaro che la Cina non riesce a soddisfare gli standard di responsabilità per quanto riguarda i loro detriti spaziali".

Hua ha replicato che la Cina ha sempre condotto le sue attività nello spazio in conformità con il diritto e le pratiche internazionali e ha aggiunto di essere disposta a prendere parte a scambi e cooperazione internazionali più ampi sulla questione dei detriti spaziali.

Critiche fondate o propaganda anti-cinese?

Riguardo alle critiche alla Cina provenienti dalla NASA e la stampa occidentale, il quotidiano cinese Global Times in un’editoriale spiega: “Ecco alcuni fatti importanti: i punti di atterraggio per i detriti del razzo sono stati valutati e calcolati e non esiste un controllo completo su come i detriti del razzo escono dall’orbita e ricadono sulla Terra. Inoltre, non ci sono prove che dimostrino che i punti di atterraggio dei detriti dei razzi statunitensi siano più controllabili rispetto a quelli della Cina”. 

Infatti nel mese di marzo un razzo statunitense è caduto in una fattoria nello Stato di Washington, ricorda il quotidiano cinese.

“A meno che un razzo non venga completamente riciclato dopo il suo lancio, ci saranno sempre alcuni fattori incontrollabili. Per quanto ne sappiamo, la Cina sta intensificando la ricerca sulla tecnologia di recupero dei razzi dopo il lancio. Lo stadio superiore del razzo Lunga Marcia-5B Y2 è stato disattivato, il che significa che la maggior parte delle sue parti brucerà al rientro, rendendo estremamente improbabile che si verifichino danni alle strutture a terra. Inoltre, l'oceano copre più del 70% della superficie terrestre e ci sono molte aree disabitate sulla terraferma. Durante i quasi 60 anni di attività spaziali, la caduta calcolata dei detriti dei razzi non ha finora causato vittime. Inoltre, i rischi di caduta dei detriti di un razzo sono gli stessi, indipendentemente dal tipo di razzo”.

Quindi come evidenzia il Global Times affermare che i detriti dei razzi cinesi siano più pericolosi di altri è solo bassa propaganda. 

In realtà gli “Stati Uniti temono particolarmente il progresso degli altri” perché la loro competitività è molto calata rispetto al passato. Ma la propaganda anti-cinese prende facilmente piede perché Washington controlla ancora alcuni degli "altoparlanti" più rumorosi del mondo. Questi "altoparlanti" possono screditare la Cina e indurre altri a farlo.

Per cui, conclude il quotidiano cinese, i futuri lanci di Pechino “per la costruzione della stazione spaziale non possono essere ritardati. Altri lanci devono essere effettuati come previsto. La Cina non ha alcun obbligo di compiacere l'opinione pubblica negli Stati Uniti e in altri paesi occidentali nel campo dello spazio, né in altre aree. Le azioni di Pechino sono in accordo con le regole internazionali e i suoi diritti. Washington e i suoi alleati non hanno il diritto di giudicare. L'atteggiamento più corretto verso il loro incessante fastidio è disprezzare il loro comportamento”. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti