Cina e Russia contro il nucleare iraniano? Maria Zakharova risponde così a Vance
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha replicato domenica alle dichiarazioni del vicepresidente statunitense James D. Vance, il quale, in una recente intervista, aveva affermato che Russia e Cina sarebbero contrarie allo sviluppo del programma nucleare iraniano.
Attraverso i social media, Zakharova ha commentato le parole di Vance, secondo cui Mosca sarebbe stata "molto coerente nel non volere che l'Iran ottenga un'arma nucleare", aggiungendo che "una delle poche questioni su cui Russia, Cina e Stati Uniti concordano è l'opposizione a una corsa agli armamenti nucleari in Medio Oriente".
La portavoce ha però sottolineato l’inopportunità di rilasciare dichiarazioni a nome di paesi terzi senza autorizzazione. "In primo luogo, Russia e Cina non vogliono che gli Stati Uniti interferiscano nei loro affari interni. Chiunque parli a nome dei nostri due paesi farebbe meglio a partire proprio da questo principio", ha scritto Zakharova. "Ad esempio, smettendo di fornire missili letali al regime terroristico di Kiev o evitando di militarizzare Taiwan", ha proseguito, elencando le critiche mosse a Washington.
Zakharova ha inoltre ricordato che, con le sue azioni in Iran, gli Stati Uniti avrebbero "aperto il vaso di Pandora". Ha ribadito che Russia e Cina "parlano per sé" e che le loro posizioni sull’aggressione di Israele e degli USA sono già state espresse ufficialmente dai rispettivi ministeri degli Esteri.
Al contempo, ha evidenziato che sia Mosca che Pechino ritengono che l’Iran, "come ogni altro paese al mondo, abbia il diritto di determinare la propria strategia per lo sviluppo dell’energia nucleare nel rispetto del diritto internazionale", in particolare del Trattato di non proliferazione nucleare. La portavoce ha aggiunto che Teheran sta portando avanti progetti legati all’energia nucleare pacifica – "un suo diritto incontestabile" – e non sta sviluppando armi atomiche, "come ripetutamente confermato dallo stesso Iran e dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA)".
Zakharova ha poi richiamato la storia, ricordando che l’idea di un Medio Oriente libero da armi nucleari era stata avanzata dall’Unione Sovietica già nel 1958, mentre l’Iran aveva sollevato la questione all’ONU nel 1974. In questo contesto, ha sottolineato che la Russia ha sempre sostenuto la creazione di una zona denuclearizzata nella regione.
"Oggi, l’unico paese mediorientale in possesso di armi nucleari è Israele, che rifiuta sistematicamente ogni iniziativa per una zona libera da atomiche e che, insieme agli Stati Uniti, bombarda l’Iran – un paese che, invece, tali armi non le ha. Allora, cosa intendeva dire il signor Vance?", ha concluso la portavoce, lasciando la domanda aperta.