Con questa classe dirigente "il futuro dell'Italia è negli scantinati"

3973
Con questa classe dirigente "il futuro dell'Italia è negli scantinati"


Un manager italiano a Shanghai mi scrive questa mattina: "ciao Pasquale, in questo mese di settembre si sono svolte diverse fiere di tanti settori. Tutti mi riferiscono di pochissimi europei - sia come visitatori che espositori. Al di là delle motivazioni politiche, mi sembra di scorgere un cambiamento. In alcuni settori la tecnologia cinese comincia ad essere superiore a quella internazionale. So di alcuni italiani che sono andati a visitare una fabbrica di stampanti 3D che si sono trovati di fronte ad una tecnologia unica al mondo (stampanti 3D di calzature). A forza di stare a rimorchio di tedeschi e americani e distruggendo la scuola, fra un po' dovremo comprare in Cina non prodotti a poco prezzo ma prodotti tecnologici. Il futuro dell'Italia è negli scantinati".

Gli chiedo le ragioni di queste innovazioni. Secondo lui ancora non c'è stato il salto tecnologico, ma è in corso. Gli chiedo inoltre le ragioni, se gli investimenti, le tecnologie, la Legge del Lavoro, le spese per l'istruzione. Lui mi risponde: " un pò tutto di questo. E' la gestione dello Stato. Il fallimento del libero mercato".

A questo punto, tornando su di me, gli chiedo come mai Piano contro mercato non abbia sfondato in Italia per capire la Cina. Lui mi risponde: "perché sono intenti a vedersi il Grande Fratello senza sapere da dove viene questo titolo". Amare conclusioni.  O si ricostruisce in pochi anni la struttura statuale o siamo fottuti per i prossimi 100 anni. Il tutto deve passare dalla ricostruzione della struttura statuale, in termini educativi, sanitari, amministrativi, di gestione del territorio e dell'assistenza, dell'Università, ecc. O la finiamo con la cooptazione o finiremo schiavi. E qui non si tratta di essere credenti o meno, ma moderni o feudali, come ci vogliono riportare.

 Ora, io ho fatto una tesi sulla scuola Aldini Valeriani di Bologna che, assieme al Fioravanti, sfornava a Bologna sin dagli anni '40 tecnici che furono il fulcro dell'imprenditoria italiana, anche loro copiavano dai tedeschi, come hanno fatto negli anni novanta i cinesi con americani e tedeschi ma poi fecero, grazie alla scuola, il salto tecnologico. O sforni matematici, ingegneri, chimici, o parli di cazzate e Berlinguer (Luigi) assieme agli altri ha distrutto la scuola. Non è possibile che si parli di Lgbt a scuola e non di Orazio o Cartesio, così non si può andare avanti e la sinistra radicale che porta queste tendenze è distruttiva per il paese. Nel libro 50 anni di guerra al salario riporto la testimonianza di mia zia insegnante che  un giorno, furiosa, ritornò dalla scuola imprecando Berlinguer. Ecco anche questo fa parte della guerra ai salariati perché li hai condannati a fare i camerieri dei ricchi di tutto il mondo e quest'estate ne abbiamo avuto dimostrazione. C'erano yacht ovunque, non parlavano che di questo. Una nazione si ricostruisce innanzitutto sulla scuola e dunque non devi dare soldi a Confindustria, che ne ha a bizzeffe, ma a scuola e università. E la sanità. Il salario sociale globale di classe è un meccanismo di accumulazione capitalistico e non vogliono capirlo in questo paese. Parlano di chiacchere.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti