Dopo il peruviano Kuczynski, arriva il cileno Sebastián Piñera. Vergognoso servilismo della destra latinoamericana verso gli USA
Il presidente pinocchettista mostra una bandiera statunitense con all'interno incorporata in piccolo una cilena
di Fabrizio Verde
Se pensavate che il servilismo verso gli Stati Uniti della destra latinoamericana avesse toccato il fondo quando l’allora presidente peruviano Pedro Pablo Kuczynski si spinse fino a definire il proprio paese come il «cane simpatico» e anche scodinzolante degli Stati Uniti, ecco arrivare il cileno Sebastián Piñera.
Il pinocchettista presidente del Cile, l’economista José - suo fratello - è stato ministro del Lavoro e delle Miniere durante la dittatura fascista di Augusto Pinochet, in occasione di un incontro con Donald Trump mostra una bandiera statunitense con fusa all’interno, molto in piccolo una bandiera del proprio paese, il Cile.
Questo per mostrare che il Cile sarebbe nel cuore degli Stati Uniti.
Una dimostrazione di servilismo tale da indurre la giornalista di teleSUR, Madelein Garcia, a ritenere in un primo momento si trattasse di un montaggio. Una di quelle fake news che pullulano in rete. Invece, come da lei stessa reso noto attraverso Twitter, la realtà supera la fantasia.
La verdad es que pensé que era un montaje la foto de la bandera de #Chile fusionada con la bandera de #EEUU pero no, Piñera le explica a @realDonaldTrump qu le significa que #Chile está en el corazón de #EEUU ??????????? pic.twitter.com/riXRead8Pl
— Madelein Garcia (@madeleintlSUR) 29 settembre 2018
L’immagine è reale. Come la soddisfazione di Piñera nel prostrarsi davanti a chi ha appena deciso di voler rilanciare la dottrina Monroe. Dove si sostiene la supremazia degli Stati Uniti nel continente americano.