Fukushima, apprensione per lo stato del reattore nucleare n°4. Prosegue l'inchiesta parlamentare sul disastro
Fukushima e il disastro causato dallo tsunami alla centrale nucleare nipponica continuano ad essere un problema. A pochi giorni dal rilascio del report sulle radiazioni, l’apprensione del popolo giapponese sul tema non cessa. Il reattore n°4 della centrale non è ancora stato riparato e versa in condizioni pericolose per una possibile fuoriuscita di materiale radioattivo. Sebbene l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha dichiarato che i rischi di tumori per i cittadini del Sol Levante, vicino l’area colpita, siano minimi, le polemiche a Tokyo e nel mondo proseguono senza sosta.
La commissione parlamentare incaricata di indagare sulle cause della sciagure continua la sua indagine ed emergono ombre e misteri che non rassicurano. Il Giappone avrebbe omesso , subito dopo la catastrofe, i dati reali dei danni radioattivi e i pericoli anche per gli altri paesi. Difatti pochi giorni dopo l’11 marzo 2011, Washington insoddisfatta delle scarse informazioni ricevute da Tokyo avrebbe mandato suoi emissari per interloquire con il gabinetto del Primo Ministro, all’epoca Naoto Kan. I rappresentanti della diplomazia statunitensi non sarebbero stati ricevuti dalle autorita nipponiche, barricatesi dietro il principio della sovranità e dell’autonomia dello stato giapponese. Dall’inchiesta parlamentare emerge poi che per diretta ammissione dei dirigenti della Tepco, la compagnia energetica che gestisce il sito di Fukushima, i dati delle radiazioni rilevati subito dopo il disastro sarebbero stati di entità doppia rispetto a quelli diffusi dal Governo. Ora in Giappone il funzionamento di quasi tutti i 45 reattori nucleari è stato sospeso.