Grossi, AIEA: Nessuna prova che l'Iran stia costruendo arma nucleare
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) ha annunciato di non avere alcuna informazione credibile che dimostri che l'Iran sta cercando di costruire un'arma nucleare.
Sempre giusto precisare che se proprio Grossi si volesse interessare degli Stati che hanno armi atomiche senza dichiaralo, può benissimo rivolgersi a Israele.
Rafael Grossi, comunque, nominato con nulla osta Usa ha rilasciato queste dichiarazioni durante un'intervista a Bloomberg, nel corso della quale ha aggiunto che spera di visitare Teheran nei prossimi giorni per incontrare alti funzionari iraniani.
Il capo dell'AIEA ha anche parlato delle sue aspettative nel trattare con il nuovo governo iraniano, affermando che le due parti "devono adattarsi l'una all'altra, come in ogni relazione".
I commenti sono stati fatti in riferimento alla posizione risoluta dell'amministrazione Raisi secondo cui qualsiasi negoziato per un ritorno al Piano d'azione globale congiunto (JCPOA) dovrà prima di tutto rispettare i diritti della Repubblica islamica.
Durante l'intervista, Grossi ha anche precisato che, nonostante i ritardi, crede ancora che l'Iran voglia tornare all'accordo sul nucleare, anche se ha confermato che il tempo stringe mentre il programma nucleare della nazione continua ad avanzare.
Secondo Bloomberg, la prossima visita di Grossi a Teheran avrà due obiettivi principali: primo, vedere se il nuovo governo iraniano darà seguito a un accordo di settembre per consentire agli ispettori dell'AIEA di fornire assistenza alle apparecchiature di sorveglianza all'interno delle centrali nucleari; in secondo luogo, cercare di spingere gli iraniani a riavviare i colloqui con le nazioni europee e gli Stati Uniti per ricongiungersi all'accordo nucleare del 2015.
A settembre, Grossi ha provocato un litigio con l'Iran dopo aver affermato che agli ispettori dell'AIEA era stato negato l'accesso al Tesa Karaj Complex, un'officina di produzione di componenti per centrifughe nell'Iran centro-settentrionale che era l'obiettivo di un tentativo di sabotaggio israeliano nel giugno di quest'anno.
Il governo iraniano ha negato le accuse, chiarendo che il complesso di Karaj non è mai stato incluso nell'accordo in quanto la struttura è ancora oggetto di indagini di sicurezza dall'incidente.
I leader dell'Iran hanno regolarmente insistito sul fatto che non cercano di costruire armi nucleari, mentre una fatwa dell'ayatollah Ali Khamenei contro l'acquisizione, lo sviluppo e l'uso di armi nucleari risale alla metà degli anni '90.
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