Guerra interna a Big Pharma. Quando la smetterete di speculare sulle nostre vite?
I famigerati piani vaccinali si stanno trasformando nel guinzaglio che ormai condiziona la nostra libertà e il nostro futuro. Le ultime novità sono per il vaccino protagonista nelle ultime settimane: AstraZeneca.
Dopo i vari (presunti) decessi denunciati dalla stampa (che ha invece ignorato quelli delle altre “marche” made in Usa), la sospensione e sua reintroduzione, dagli Stati Uniti l'ultima novità che si riflette naturalmente anche in Italia, con le persone non a torto preoccupate.
La Board Safety Monitoring Independent Data ha espresso preoccupazione che la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca avrebbe potuto includere dati obsoleti sulle informazioni fornite durante gli studi del suo vaccino contro il coronavirus, ha riferito oggi l'Istituto nazionale di allergia degli Stati Uniti e malattie infettive (NIAID).
Ormai è in atto non solo la guerra geopolitica per evitare che i vaccini russi, cinesi e forse anche cubani possano entrare in Occidente, è in atto una guerra interna a Big Pharma.
Come ha detto un insospettabile in questo caso, Paolo Mieli, nei giorni scorsi, ospite della trasmissione televisiva Tagadà, in onda sull’emittente la7, aveva affermato: “I morti per trombosi da vaccino Pfizer sono stati più di quelli AstraZeneca”, aggiungendo poi: “Perché nessuno lo dice?”. Sarà anche una questione di costi e di logistica, Astrazeneca ha un costo minore e non ha bisogno di essere conservato a -80 gradi celsius.
Non è che vogliamo schierarci e fare il tifo per AstraZeneca, ci mancherebbe, ma è in atto uno sciacallaggio, un continuo stillicidio ai danni della popolazione.
Ci avevano detto che il vaccino era l'unica soluzione per tornare ad una vita quasi normale, che sarebbero piovute milioni di dosi sulle nostre teste. E cosa più importante ci hanno ribadito più volte che possiamo fare da soli, non c'è bisogno del vaccino russo Sputnik V. Invece, ormai è una speculazione per continuare le politiche dei lockdown, che potevano andare bene per un mese, ormai sono insostenibili, con l'economia al collasso.
Queste chiusure, forse sarebbe giusto definirle assedio prolungato che deve portarci ad accettare ogni genere di solario misero, lavoro precario, tagli ai servizi sociali e le prossime guerre della NATO?
Ecco, bisognerebbe cominciare a mobilitarsi contro la speculazione che avviene sulle nostre spalle, facciamo valere il nostro diritto di scelta, di avere altri vaccini oltre quelli proposti dalle multinazionali occidentali.