Il Covid non ferma le vendite di armi ai sauditi. E le bombe inglesi continuano a cadere in Yemen
Il Regno Unito ha autorizzato oltre 4,7 miliardi di sterline di esportazioni di armi verso l’Arabia Saudita dall'inizio dei bombardamenti sullo Yemen nel marzo 2015.
Le attrezzature belliche vendute all’Arabia Saudita includono aerei da combattimento Typhoon e Tornado, nonché bombe a guida di precisione.
Troppo spesso queste armi vendute ai sauditi hanno provocato stragi dove hanno perso la vita tanti civili yemeniti. La vendita continua nonostante una sentenza britannica abbia dichiarato illegali le vendite di armi del Regno Unito all’Arabia Saudita.
Una sentenza del 2019 che fu accolta con soddisfazione dal portavoce della Campagna contro il commercio di armi Andrew Smith, il quale evidenziò come il regime saudita sia uno dei più brutali e repressivi al mondo, ma nonostante questo da decenni il più grande acquirente di armi prodotte nel Regno Unito.
"Indipendentemente dalle atrocità che ha causato, il regime saudita ha potuto contare sul sostegno politico e militare acritico del Regno Unito”, denunciò Smith.
In questo video rilanciato su Twitter dalla giornalista Stefania Maurizi, Declassified Uk, mostra gli ultimi atroci crimini commessi in Yemen con gli armamenti prodotti nel Regno Unito.
Anche in questo periodo di pandemia con la produzione ferma, i lavoratori del comparto difesa britannico hanno continuato a produrre quegli strumenti bellici che provocano morti in Yemen. Il governo li ha definiti lavoratori di settori chiave e hanno continuato a lavorare nonostante il lockdown nazionale a causa della pandemia.
.@declassifiedUK is doing a valuable service: trying to keep the #UK military- intelligence complex accountable https://t.co/is5491Fyge
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) May 14, 2020