Il fallimento del golpe di Guaidò? Un complotto di Putin per il Corriere della Sera
Il fallimento del golpe di Guaidò? Colpa dei Russi. Chiude in bellezza il Corriere della Sera la sua forsennata campagna per imporre al Venezuela la stessa sorte toccata alla Siria. Campagna stampa, comunque, condotta da TUTTI i media mainstream e da quasi tutti i leader politici italiani: da Salvini a Zingaretti (di quest’ultimo ci piace riportare la sua sbalorditiva dichiarazione: “Guaidò non sta facendo un golpe”).
Ma torniamo all’articolo del Corriere della Sera “Venezuela, il golpe che non c’è stato. I russi dietro la «beffa» dei militari?” che, dopo aver dovuto ammettere l’evidenza (“la rivolta non è andata oltre qualche immagine sui social”, “il leader oppositore Leopoldo López è dovuto correre a rinchiudersi nell’ambasciata spagnola”, “I militari venezuelani, tranne poche diserzioni di soldati semplici, non si sono spaccati”...) si affida alle dichiarazioni di John Bolton “Alcuni uomini chiave del regime avrebbero dovuto disertare, spianando la strada alla caduta di Maduro”. E questo ci può stare: se nessun esponente del “regime” - o qualche alto ufficiale - diserta, che golpe è? Si, ma perché non ci sono state diserzioni? Perché la popolazione si è schierata compatta con Maduro? Perché il golpe è fallito?
E qui il Corriere – affidandosi ad un altro gentiluomo, Mike Pompeo - tira fuori l’asso dalla manica: “Maduro era pronto a salire su un aereo, per scappare a Cuba. Poi è stato fermato dai russi”. Ma come sarebbe a dire? Nessuno diserta, la piazza è con lui, i golpisti corrono a nascondersi… e Maduro che fa? Scappa a Cuba? Altro che – come recita il Corriere - “Siamo di fronte, insomma, ad uno scenario da post guerra fredda”. No, qui si è in pieno delirio! Forse sarebbe il caso – per il Corriere – di lasciar perdere le sue fantomatiche dietrologie e continuare a dedicarsi alle tante piccole bufale che deliziano le nostre giornate.
Come il “delfino arma di Putin”. Ve la siete persa? Leggete qui.
Francesco Santoianni