Il Pakistan riaprirà la supply line per l'Afghanistan?
Il prossimo incontro Nato scioglierà molti nodi sulle relazioni tra Pakistan e Stati Uniti. Da quando in un raid aereo statunitense sono morti accidentalmente 24 soldati pakistani i rapporti tra i due paesi non sono più stati gli stessi e Islamabad ha chiuso la supply line che la Nato utilizzava per portare il 40% di rifornimenti non letali, cioè non armi, ai soldati dell'Isaf impegnati in Afghanistan. Ora le vie per gli approvigionamenti sono molto più tortuose e aprono scenari di corruzione verso gli stessi talebani, che in realtà sono nemici e che sfruttano le risorse economiche per la loro guerra. Pertano l'invito ufficiale che la Nato ha rivolto al governo pakistano per partecipare al meeting NATO, che si svolgerà nella sede di Chicago questo weekedend, è un fondamentale banco di prova per fare in modo che un vicino importante ed ingombrante come il Pakistan non sia più così ostile. Le richieste di Islamabad all'indirizzo di Washington per una distensione dei rapporti non sono poche: stop all'uso di droni in territorio pakistano, scuse ufficiali per l'uccisione dei soldati pakistani nel malaugurato raid. Ma la posta in gioco è alta la vicinanza del Pakistan e il suo potere al di là dei confini è basilare per la riuscita di quella che una volta era la guerra al terrore in Afghanistan. Una volta, perchè ora gli obiettivi della NATO, e degli USA in particolare, in Afghanistan sono cambiati e il futuro del paese asiatico è ancora più nella mani del suo vicino quando le forze NATO se ne saranno andatte tra meno di due anni. Indiscrezioni parlano di un meeting separato che Obama probabilmente terrà con il Primo Ministro Gilani.