India: migliaia di donne protestano contro le violenze sessuali
Lo stupro di massa del 16 dicembre ha sconvolto il paese ed aprirà ad una nuova legge sullo stupro
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Mercoledì migliaia di donne hanno manifestato pacificamente nelle strade di Nuova Delhi per protestare contro le violenze sessuali in atto nel paese e chiedere una nuova legge più severa contro il crimine dello stupro. Tra loro era presente anche il ministro Sheila Dikshit.
In India, il tema delle violenze contro le donne domina il dibattito politico dallo stupro di massa contro una studentessa di medicina del 16 dicembre scorso, le cui dinamiche hanno sconvolto il paese. La vittima, la cui identità non è stata ancora comunicata dalle autorità, è morta nel fine settimana per le ferite riportate nell'attacco selvaggio di un gruppo di almeno sei adolescenti su un autobus nel quartiere di Munirka. Secondo quanto riporta il sito web della Bbc, la polizia sta per accusare di omicidio i sospettati tutti minorenni, che rischiano ora la pena di morte.
Tramite twitter, il ministro dell'educazione indiano Shashi Tharoor ha chiesto alle autorità di rivelare il nome della vittima, in modo tale da onorare con il suo nome la nuova legge anti stupro che il governo si appresta ad adottare. Attivisti sociale e l'ex capo della polizia Kiran Bedi hanno supportato pubblicamente l'idea ed anche la famiglia non avrebbe espresso obiezioni. Tuttavia, il principale partito dell'opposizione, il Bharatiya Janata, ha definito deplorevole l'iniziativa e promesso una battaglia parlamentare.
Secondo statistiche ufficiali, nella capitale indiana ogni 14 ore una donna subisce violenze sessuali. Ed il problema è quotidianamente confermato dalla cronaca. L'ultimo caso la note dell'ultimo dell'anno, quando una studentessa indiana di 17 anni è stata abbordata da due giovani a Nuova Delhi, che le hanno fatto ingerire un sedativo per poi violentarla durante una festa.