La favola - non a lieto fine - del nuovo corso del ministero dello sviluppo in Grecia
In un paese in cui i cittadini hanno perso il 40% dei loro redditi negli ultimi quattro anni...
Ecco la risposta a tutti coloro che hanno osato criticare il nuovo governo greco, nato dal rimpasto voluto dal primo ministro Samaras. Il vice ministro dello sviluppo Gerasimos Giakoumatos ha chiarito subito quali saranno le sue priorità: ridurre i prezzi in diversi beni di prima necessità. "Il mio obiettivo è uno e uno solo", ha dichiarato ai giornalisti il suo primo giorno di insediamento: "la riduzione nel prezzo di pane, latte, olio, detergenti, babylino e telefoni...".
A parte la pubblicità occulta ai pannolini "Babylino", ironizza KTG, Giakoumatos non ha precisato di quanto sarà questa riduzione e neanche che tipo di “telefoni” rientreranno nei provvedimenti del nuovo corso del ministero. Del resto, le nuove “riforme” dell'Ocse e della Troika su latte e pane, che hanno imposto anche le modalità di come produrre lo Yogurt ai maestri greci, non si è vista nessuna riduzione di prezzi.
D'altro lato, la Grecia sotto commissariamento della Troika ha visto sempre le riduzioni dei prezzi su beni di prima necessità annullati da nuove tasse. I prezzi dell'elettricità, ad esempio, sono diminuiti molto, ma le bollette sono aumentate: su una bolletta bimensile da 120 euro, 65 euro coprono il consumo di elettricità il resto sono imposte e carichi extra. “La riduzione del prezzo onesto” in un paese in cui i cittadini hanno perso il 40% dei loro redditi negli ultimi quattro anni, conclude KTG, è una favola che non ha mai un lieto fine.
In un paese in deflazione, con un -2% di riduzione dei prezzi generali nel mese di maggio, il problema è il rilancio della domanda interna. Ma questo è un compito su cui il governo greco, privo di sovranità fiscale, monetaria e valutaria, non può nulla.