La minaccia dalla Corea del Nord

Il regime di Kim individua i bersagli americani nel Pacifico ed è sospettato di un attacco hacker contro Seul

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La minaccia dalla Corea del Nord

La Corea del Nord ha minacciato giovedì attacchi contro le basi militari americane in Giappone e Guam. Dopo che il leader Kim Jong-Un aveva ordinato mercoledì di preparare la distruzione delle basi navali americane nel Pacifico durante un'esercitazione per la costruzione dei primi rudimentali droni del regime, giovedì un portavoce del comandante supremo dell'esercito è arrivato ad indicare due possibili bersagli precisi: la base Andersen di Guam e quella di Okinawa in Giappone, dove si trovano sottomarini americani con armi nucleari. Con il terzo test nucleare del 12 febbraio scorso - che ha prodotto nuove sanzioni delle Nazioni Unite ed esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud - il regime di Kim ha effettivamente acquisito la capacità di media gittata per colpire il Giappone, ma, secondo gli esperti, non ha ancora quella intercontinentale per colpire il territorio americano o Guam – oltre 2 mila miglia di distanza.
Pyongyang è anche sospettata del grande attacco hacker di mercoledì contro tre emittenti tv e due banche della Corea del Sud. Secondo l'autorità di Seul la violazione dei server è avvenuto da un indirizzo Ip cinese, il che aumentrebbe i sospetti contro il regime di Kim.
Mercoledì, in una telefonata alla presidentessa sud coreana Park Geun-Hye, il neo leader della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, unico alleato del regime nord coreano, si è proposto di facilitare quell'azione di dialogo e riconciliazione che Park aveva promesso in campagna elettorale ed ampiamente compromessa dalla retorica recente di Pyongyang. Infine, il neo Segretario alla difesa americana Chuck Hagel, che la settimana scorsa aveva annunciato la costruzione di 14 nuovi intercettori anti missilistici nella costa occidentale per arginare la minaccia nord coreana, ha annunciato martedì che attraverso le esercitazioni militari "Foal Eagle" e "Key Resolve", avviate all'inizio del mese con la Corea del Sud, l'esercito statunitense può ora utilizzare bombardieri B-52 per arginare l'escalation di provocazioni della Corea del Nord. 

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