L'Inter gioca a Bengasi. La Farnesina non ha nulla da dire oggi?
Nella foto la squadra nerazzurra accolta dal console generale d’Italia a Bengasi, Francesco Saverio De Luigi
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QUANDO SI TRATTA DI PASSARE ALL'INCASSO, SONO SEMPRE GIÀ ALTROVE
Oggi la squadra di calcio italiana Internazionale FC giocherà una partita amichevole contro l'Atletico Madrid a Bengasi, Libia.
Il 22 novembre 2022, quasi 3 anni fa, il fatto di trovarmi a Bengasi per la presentazione del film "L'Urlo" presso l'università cittadina, scatenò le ire della Farnesina, già guidata dall'attuale governo.
La nota è riportata qui sotto.

Contro i cittadini italiani che facevano parte di quella delegazione partì una vera e propria "fatwa" che ci accusava di tramare contro l'integrità territoriale della Libia, per altro esponendo propri cittadini in un Paese straniero alle severità del conflitto in corso.
E quando tornai in Italia, personalmente presi pure il resto, con accuse pubbliche di essere andato a Bengasi a stringere mani insanguinate (sic).
Di ritorno da quel viaggio, invitato dal governo italiano, feci presente cosa avevo trovato a Bengasi.
Mi proposero tappeti rossi.
Chiesi in cambio che sollevassero la questione legata al contrabbando di petrolio operato dalle milizie di Tripoli a favore della mafia italiana e più in generale dell'economia sommersa italiana.
Non accettarono l'accordo e i nostri rapporti finirono lì.
Nel frattempo però, a distanza di 3 anni, il governo italiano ha già dato ampia prova di aver rivisto le proprie posizioni rispetto al governo di Bengasi, attraverso incontri bilaterali e forum economici Italia-Libia in collaborazione con quelle autorità.
La squadra dell'Inter oggi non è tacciata di attentare all'unità territoriale della Libia se si reca a Bengasi per una partita di calcio.
La cosa mi fa piacere.
Mi fa piacere che le cose siano cambiate.
Io nel frattempo, come sempre, il malloppo l'ho lasciato sul tavolo.
Ho giusto messo in tasca due briciole per il documentario che feci in quell'occasione.
Nel frattempo ora sto lavorando su altro e oggi come allora tutti mi prendono per matto.
Certo, matto a dire cose oggi che non portano vantaggi.
Perché non sono il frutto avvelenato della ricerca spasmodica di "like", ma frutto di una meticolosa ricerca sul campo.
Tranquilli, verrà il tempo in cui anche gli argomenti di oggi saranno sdoganati per la felicità di quelli che conoscono il tempismo perfetto per saltare sugli argomenti solo quando conviene.