Marò, salpata la Enrica Lexie. Si attende l'udienza per il difetto di giurisdizione
La nave Enrica Lexie è finalmente salpata dal porto di Kochi, dopo rinvii, ricorsi e alla fine problemi burocratici, la nave di proprietà della famiglia di armatori D’Amato ha lasciato gli ormeggi in direzione del porto di Galle in Sri Lanka dove effettuerà alcune piccole riparazioni e cambierà parte del personale di sicurezza – arriveranno, infatti, nuovi marò a sostituire coloro che erano a bordo- prima di ripartire per il porto della capitale Colombo.
Nel frattempo è attesa per domani l’udienza della Corte Suprema che dovrebbe pronunciarsi sul ricorso per difetto di giurisdizione, presentato dagli avvocati della difesa e che qualora giudicato positivamente potrebbe aprire scenari molto interessanti per i due soldati italiani, detenuti da più di due mesi in India, accusati di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala. Nella memoria dei legali dei due militari italiani si eccepisce innanzitutto l’incompetenza dello Stato del Kerala, alla cui Alta Corte è tutt’ora anche in corso il giudizio sempre sulla giurisdizione, a decidere su di un caso che riguarda dei militari. Inoltre gli atti della difesa sottolineano la violazione degli articoli 14 e 21 della Costituzione indiana in tema di immunità sovrana dal momento che gli incidenti sarebbero avvenuti in acque internazionali e pertanto l’unica giurisdizione applicabile sarebbe esclusivamente quella della bandiera battente sulla nave Enrica Lexie: vale a dire quella italiana.