Mosca: I miliziani in Siria "stanno facendo un ampio uso di munizioni e armi regolari dei paesi della NATO"
Più di 50 civili e circa 50 soldati siriani sono stati uccisi negli attacchi dei milizianidal 16 gennaio, ha dichiarato ieri il capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria, Yuri Borenkov.
"Dal 16 gennaio 2020, ben 47 soldati siriani sono stati uccisi e altri 77 sono stati feriti in attacchi organizzati da miliziani. Un totale di 51 civili sono stati uccisi e 166 sono rimasti feriti", ha precisato.
Secondo Borenkov, i miliziani in Siria usano armi e munizioni regolari dei paesi membri della NATO. "Considerando che in precedenza, i gruppi armati illegali utilizzavano principalmente armi e munizioni autoprodotte, ora stanno facendo un ampio uso di munizioni e armi regolari dei paesi della NATO", ha affermato.
Ha anche spiegato che dal 16 gennaio le truppe del governo siriano sono state sottoposte a attacchi dei miliziani nella zona di de-escalation di Idlib per ben 16 volte. "Durante questo periodo, gruppi terroristici hanno organizzato fino a 253 attacchi con bombardamenti su località popolate. Questo è lo scoppio delle tensioni più grave da maggio 2019", ha sottolineato.