Niente Pfizer o Moderna. Israele sceglie il vaccino russo

8005
Niente Pfizer o Moderna. Israele sceglie il vaccino russo



Piccole Note



Arriva un altro vaccino. Stavolta ad annunciarlo è la Moderna, e sembra un po’ più strutturato e più alla portata di quello della Pfizer, che la conservazione a temperature polari rende di ardua distribuzione.


Il nuovo farmaco avrebbe un esito positivo sul 94% dei casi, percentuale altissima, che però non evita il sospetto che si tratti di un lancio pubblicitario, dato che quello della Pfizer si era detto avesse una resa del 90%.


Si ha come l’impressione cioè di ritrovarsi spettatori di una pubblicità di detersivi: “Il mio lava meglio del tuo”.


Ma, al di là, si può rilevare come l’annuncio di Moderna sembra spiegare un aspetto non chiarito di quello della Pfizer giunto pochi giorni fa, che tanti addetti ai lavori hanno giudicato troppo affrettato, dato che l’Azienda ha dato un banale comunicato stampa, omettendo di allegare, come avrebbe dovuto, studi e relativi dati.


Appare più che probabile che la tempistica affrettata della Pfizer sia dovuta a un calcolo che ha poco a che vedere con la scienza o la salute pubblica e più con la ricerca di un ricavo, che infatti è arrivato puntuale.


Primi a portare al mondo l’atteso vaccino, i dirigenti della Pfizer hanno visto salire alle stelle le quotazioni della loro Azienda, acquisendo laute prebende, come evidenzia anche la subitanea vendita delle azioni detenute dal suo Amministratore delegato.


Resta, peraltro, che non è stata la Pfizer la prima a scoprire un vaccino, dato che i russi ne avevano già annunciati due.


Prodotti snobbati dai media e dalla politica d’Occidente, come non esistessero. Dinamica destinata a riprodursi e declinarsi in altre forme e che appartiene alla guerra dei vaccini che è appena all’inizio.


Snobbati da Usa ed Europa, ai vaccini russi si sono interessati gli israeliani, tanto che ieri Netanyahu ha avuto una conversazione telefonica con Putin per acquisirne dosi (Timesofisrael).


Certo, l’iniziativa di Netanyahu è anche politica: la vittoria, pur se ancora non ufficiale, di Biden pone criticità alla sua premiership, legata a filo doppio all’amministrazione Trump. Per contrastare spinte avverse, che evidentemente teme, sta cercando sponde.


Ma sulla salute in Israele non si scherza. La demografia in questo Paese, come tutto il Medio oriente, e quindi anche la salute dei cittadini, è legata in maniera indissolubile alla Sicurezza nazionale (si pensi solo all’importanza vitale ascritta al rapporto numerico tra arabi ed ebrei in Israele).


Così Netanyahu ha agio, ma fino a un certo punto. Peraltro, va ricordato che lo Stato israeliano ha una intelligence notevole e se Netanyahu si è detto interessato al farmaco moscovita è evidente che ha informazioni positive sulla sua reale efficacia. Così la telefonata con Putin suona come una smentita secca e inappellabile dello scetticismo che abita in proposito la comunità scientifica, politica e mediatica d’Occidente.


Israele sta conducendo una politica tutta sua in materia di vaccini, dato che in precedenza aveva ottenuto anche il vaccino cinese, portato in patria addirittura dal Mossad, notizia che ha suscitato curiosità in patria come in Cina (Global Times).


Le autorità, politiche e sanitarie, di Tel Aviv stanno facendo incetta di vaccini, provenienti da tutte le parti del mondo, in modo da fare comparazioni e studi ulteriori, sia sui segreti dei singoli vaccini sia in combinazione.


Politica di apertura intelligente e che porterà frutti. E che dimostra, per contrapposizione, tutta la stolidità dello snobismo più che interessato – sia a livello politico che economico – che si è manifestato in altre latitudini. Che ovviamente pagheranno i cittadini, alla cui salute si antepone altro.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti