Park Geun-hye prima donna presidente a Seul
Economia e le mire nucleari di Pyongyang le sue priorità
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Con un'economia in progressivo rallentamento per la crisi del settore export e l'incubo di una Pyongyang nuclearizzata di sfondo, le elezioni in Corea del Sud hanno rappresentato uno spartiacque per la giovane democrazia. Il nuovo presidente eletto a Seul e prima donna a guidare il paese, Park Geun-hye, ha dichiarato come la sua vittoria sia figlia della volontà del popolo coreano di uscire dalla crisi economica. "E' la vittoria figlia della speranza di superare la crisi economica e ripartire", ha dichiarato ai suoi sostenitori a Seul. Figlia dell'ex dittatorePark Chung-hee, Park si è imposta con il 50,1% rispetto al 48,9 del suo sfidante, il liberale Moon, attivista studentesco imprigionato dall'ex regime ed a capo dello staff politico dell'ex presidente Roh Moo-hyun . La crescita economica del paese è diminuita al 2% circa, dopo diversi decenni dove si era attestata al 5.5% ed in questo clima di crescente incertezza, Park ha saputo sfruttare l'eredita del padre, colui che ha fatto uscire il paese dalla povertà, ma si è anche distaccata dalla precedente esperienza di regime, scusandosi per gli abusi dei diritti umani perpetrati all'epoca.
Favorito alla vigilia anche per la crescente impopolarità dell'attuale presidente del partito Nuova Frontiera di Park, Lee, Moon ha conquistato la metà circa dell'elettorato e con il paese così diviso, Park dovrà lavorare per cercare di ricomporre le differenze con l'altra parte politica. Dopo una progressiva riduzione dell'economia per la crisi del settore trainante delle esportazioni, gli elettori iniziano a chiedere una maggiore redistribuzione della ricchezza. Entrambi Moon e Park stanno basando la loro campagna sul concetto di “democrazia economica”, con la promessa di aumentare il welfare state e gli indennizzi per le fasce più povere della popolazione. La popolarità di Lee è crollata in modo repentino al termine della sua legislatura, soprattutto per i suoi legami con i poteri corporativi forti del paese. Per questo Park ha deciso di distaccarsi dai legami tradizionali del partito conservatore con le corporazioni economiche durante la campagna elettorale.