Quando finirà la pandemia? Secondo Jp Morgan entro un paio di mesi
Quando finirà la pandemia? Forse è la domanda che più arrovella le menti di cittadini e governi. A sentire notiziari e certi medici gli scenari sono pessimistici e il virus non ci lascerà per ancora molto tempo, con le conseguenti ripercussioni su salute, psicologia ed economia.
Di tutt’altro tenore quanto prospetta un team di analisti della banca statunitense Jp Morgan che include il capo globale della strategia quantitativa e dei derivati Marko Kolanovic. Secondo l’analisi del team la pandemia ha i giorni contati: entro un paio di mesi dovremmo esserne fuori.
E le varianti che fanno temere un nuova ondata di contagi e rischiano di minare le campagne vaccinali dei vari paesi? «La diffusione della variante non è in contrasto con un calo complessivo del Covid e la fine della pandemia nel secondo trimestre dovuta alla vaccinazione, all'immunità naturale, alla stagionalità e ad altri fattori», ha spiegato Kolanovic in un'intervista rilasciata a Barron's secondo quanto riporta l’agenzia AGI.
Secondo Kolanovic, «l’analisi statistica dei dati attuali sulle vaccinazioni è coerente con un forte calo (cioè la fine effettiva) della pandemia entro 40-70 giorni», ossia nell’intervallo di tempo che va dalla fine di marzo alla fine di aprile.
Gli analisti di Jp Morgan hanno inoltre analizzato - evidenzia l’agenzia AGI - l'impatto della vaccinazione sui casi di Covid-19 e il tasso di diffusione nelle aree in cui la variante del Regno Unito circolava pienamente e non. È risultato che il picco post-festivo nei casi sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito era «quasi identico», nonostante la variante inglese non fosse ancora stata rilevata negli Stati Uniti. Dalle analisi è emerso inoltre che i casi in Danimarca nello stesso periodo sono aumentati ancora più velocemente che nel Regno Unito e negli Stati Uniti e da allora i casi in Danimarca sono diminuiti più rapidamente nonostante la variante inglese fosse diffusa maggiormente nel Paese.
Quindi anche la prevalenza di una nuova variante, come ad esempio la variante inglese che adesso preoccupa tanto in Italia, non può impedire un calo dei casi complessivi, come spiega Kolanovic: «Questo è un altro esempio che un aumento della prevalenza della variante può essere coerente con un calo dei casi complessivi». Un calo che può essere determinato da vaccinazione, stagionalità o immunità naturale acquisita.
Gli analisti di Jp Morgan esaminando la campagna vaccinale a livello globale hanno scoperto che in media, per ogni aumento del 10% dei vaccini somministrati, i nuovi casi di Covid-19 sono diminuiti a un tasso di 117 per milione di persone: ciò si confronta con una diffusione mediana di 230 casi di Covid-19 per milione di persone nel campione analizzato di circa 25 Paesi.